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Santa Brigida d'Irlanda (di Cell Dara) Badessa

1 febbraio

Fochairt, Irlanda, 452 circa – 524 circa

Nata attorno alla metà del V secolo, di Brigida si sa che fu la fondatrice di uno dei primi monasteri irlandesi e che ebbe un ruolo fondamentale nell'annuncio del Vangelo ai pagani irlandesi. Occupò un posto autorevole nella nascente Chiesa irlandese del suo tempo, guidando sia il monastero maschile che quello femminile di Kildare, a una sessantina di chilometri a sud ovest da Dublino. La sua morte avvenne intorno all'anno 524.

Patronato: Irlanda, Poeti, Fabbri, Guaritori

Etimologia: Brigida (come Brigitta) = alta, forte, potente, dall'irlandese

Emblema: Mucca

Martirologio Romano: A Kildare in Irlanda, santa Brigida, badessa, che fondò uno dei primi monasteri dell’isola e si ritiene che abbia continuato l’opera di evangelizzazione iniziata da san Patrizio.

Ascolta da RadioVaticana:   
  

La santa Brigida commemorata in data odierna dal Martyrologium Romanum non è innanzitutto da confondere con l’omonima celebre santa regina svedese. Santa Brigida d’Irlanda, il cui culto nell’isola è secondo solo a quello tributato al vescovo San Patrizio, visse invece alcuni secoli prima ed appartiene a quel genere di personaggi indubbiamente esistiti storicamente, ma la fama è stata tramandata grazie a narrazioni leggendarie e simboliche, piuttosto che grazie ad accurate biografie.
Brigida nacque probabilmente verso la metà del V secolo presso Fochairt, presso Dundalk. Secondo le tradizionali datazioni attribuite alla vita della santa, ella avrebbe avuto solamente sei anni alla morte di San Patrizio e secondo l’usanza del tempo si consacrò al Signore sin dalla tenera età. Ricevette il velo dalle mani di altri santi e poi sarebbe addirittura stata ordinata vescovo. Per tributare i massimi onori alla sua chiesa di Kildare, alcune tradizioni asseriscono perfino che Brigida avrebbe ricevuto il “pallium”, segno distintivo degli arcivescovi metropoliti.
In realtà pare semplicemente che fu badessa del monastero maschile e femminile di tale città, a sessanta chilometri a sud ovest di Dublino. Era infatti cosa abbastanza comune nella Chiesa celtica che una donna in qualità di superiora governasse entrambi i rami di un monastero. Secondo parecchie antiche “Vite”, Brigida esercitò molta influenza sulla vita delle chiese celtiche, che tornarono alle antiche strutture tribali pagane e rimasero pressoché isolate dalla vita ecclesiale romana. Se nel mondo latino venivano esaltati la ricchezza ed il potere dei campioni cristiani, i santi celtici rifulgevano invece per le loro qualità pastorali, come dimostrò santa Brigida nel donare la spada di suo padre ad un lebbroso, sottolineando così come la sua autorità spirituale risiedesse non nel potere e nell’aggressività e nel potere, bensì nella misericordia e nella compassione.
I racconti circa la vita di questa santa, come d’altronde molti altri riguardanti santi celtici e medioevali, seguono uno schema che ricalca grossomodo gli episodi evangeli della vita di Gesù: la sua nascita fu preannunciata da un druido ed in vita ebbe quali preziose guide San Maccaille e San Mel. Divenne poi essa stessa consigliera e guida spirituale per il prossimo, radunando attorno a sé numerosi discepoli. Le furono attribuiti dei miracoli che, proprio come nel caso di Gesù, costituivano in larga misura delle risposte ai bisogni dell’uomo, come quando, simulando l’episodio delle nozze di Cana, nel Meath “spillò birra da un solo barile per diciotto chiese, in quantità tale che bastò dal Giovedì Santo alla fine del tempo pasquale”, come ricorda il Breviario di Aberdeen.

Proprio a questo singolare episodio si rifà una deliziosa “preghiera di Brigida”:
“Vorrei un lago di birra per il Re dei Re.
Vorrei che la famiglia celeste fosse qui a berne per l’eternità […].
Vorrei che ci fosse allegria nel berne.
Vorrei anche Gesù qui.”

Oltre a queste analogie con l’esistenza terrena del Cristo, alla memoria di Santa Brigida furono collegate innumerevoli tradizioni celtiche, oggi facilmente bollabili come rigurgiti del paganesimo ed inutili superstizioni, che tra le altre cose hanno dato origine ad una variegata iconografia sul suo conto. In realtà in Irlanda ancora oggi resiste la consuetudine di porre un lumino sulle finestre delle case e numerosi sono i pellegrinaggi ai luoghi legati alla sua memoria. La devozione nutrita nei suoi confronti dai numerosi pellegrini irlandesi che nel Medioevo percorrevano l’Europa contribuì alla diffusione del suo culto in nuove zone, soprattutto della Francia. Essi erano soliti ripetere un’invocazione in gallese: “Santa Brigida, custodiscici nel nostro viaggio”.
Merita infine una delucidazione una parte del titolo della presente schede, cioè il nome Cell Dara. Esso non è altro che la versione gallese della città di Kildare e significa “cella della quercia”: fa riferimento ad un altare poggiante su una trave di legno massiccio, a cui furono attribuiti poteri miracolosi, ma questo non è che uno dei tanti collegamenti suddetti tra paganesimo e cristianesimo.
La sua morte giunse all’incirca verso l’anno 524. Data della sua festa fu da sempre il 1° febbraio, giorno in cui è ancora oggi ricordata anche dal martirologio ufficiale della Chiesa Cattolica, che nel delineare un brevissimo profilo della santa riporta i pochissimi dati certi sulla sua vita: badessa e fondatrice di uno dei primi monasteri irlandesi, nonché prosecutrice dell’opera di evangelizzazione intrapresa da San Patrizio.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2006-01-31

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