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San Quodvultdeus Vescovo di Cartagine
19 febbraio
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† Napoli, 454
Nato in Nordafrica alla fine del IV secolo, Quodvultdeus fu un discepolo di san Agostino e un vescovo coraggioso che difese la fede cattolica contro le persecuzioni dei Vandali. Nel 437 fu eletto vescovo di Cartagine e vi fu esiliato nel 442. Morì a Napoli nel 454.
Martirologio Romano: A Napoli, deposizione di san Quodvultdeus, vescovo di Cartagine, che mandato in esilio insieme al suo clero dal re ariano Genserico e messo su navi in disuso senza vele né remi, contro ogni speranza approdò a Napoli, dove morì confessore della fede.
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San Quodvultdeus, nato in Nordafrica alla fine del IV secolo, fu un discepolo di san Agostino, che lo ebbe come collaboratore nella lotta contro il pelagianesimo. Nel 437 fu eletto vescovo di Cartagine, in un periodo difficile per la Chiesa africana, che era stata conquistata dai Vandali ariani.
Quodvultdeus si distinse per la sua fermezza nella difesa della fede cattolica contro le persecuzioni dei Vandali. Fu esiliato da Cartagine nel 442, insieme al suo clero, e costretto a imbarcarsi su navi in disuso prive di remi e di vele. Contro ogni speranza, le navi approdarono a Napoli, dove Quodvultdeus trascorse gli ultimi anni della sua vita.
A Napoli, Quodvultdeus continuò la sua attività pastorale e di scrittore. Scrisse diverse opere di carattere teologico e apologetico, tra cui il "Libro delle promesse e delle predizioni di Dio", in cui espose la dottrina cattolica sulla predestinazione. Morì a Napoli nel 454, all'età di circa 80 anni.
Autore: Franco Dieghi
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