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San Roberto Southwell Sacerdote gesuita, martire

21 febbraio

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Horsham Saint Faith, Inghilterra, 1561 - Tyburn, Londra, Inghilterra, 21 febbraio 1595

Nato in Inghilterra nel 1561 da famiglia cattolica, fu mandato in Francia per gli studi. Qui entrò in contatto con i gesuiti e decise di entrare nella Compagnia, ma fu respinto per l'età troppo giovane. Non si arrese e intraprese un pellegrinaggio a Roma, dove fu finalmente ammesso e ordinato sacerdote nel 1584. Inviato in missione in Inghilterra, operò clandestinamente per sei anni, aiutando altri sacerdoti cattolici, amministrando i sacramenti e scrivendo libri e opuscoli sulla fede. Scoperto nel 1592, fu torturato senza successo e imprigionato per due anni e mezzo. Processato per alto tradimento, fu condannato a morte e impiccato a Tyburn nel 1595.

Martirologio Romano: Sempre a Londra, san Roberto Southwell, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che svolse per molti anni il suo ministero in questa città e nella regione limitrofa e compose inni spirituali; arrestato per il suo sacerdozio, per ordine della stessa regina fu torturato con grande crudeltà e a Tyburn coronò il suo martirio con l’impiccagione.


Il santo oggi festeggiato appartiene alla folta schiera di martiri cattolici uccisi dagli anglicani in Inghilterra, proprio al tempo dell’affermazione nell’isola della Chiesa nazionale nata dallo strappo tra il re Enrico VIII ed il Romano Pontefice. Il ricordo di questi eroici testimoni della fede non andò perduto e parecchi di essi sono stati beatificati dai papi tra l’Ottocento ed il Novecento. Una quarantina di essi sono anche stati canonizzati da Papa Paolo VI il 25 ottobre 1970, tra i quali il personaggio oggetto della presente scheda agiografica.
Robert Southwell nacque nel 1561 a Horsham Saint Faith, nel Norfolk, regione dell’Inghilterra). In età giovanile fu mandato in Francia per gli studi, poiché tutte le istituzioni accademiche inglesi erano ormai divenute protestanti: studiò dunque presso il Collegio Inglese a Douai ed il parigino Collegio di Clermont. Qui entrò a contatto con i gesuiti e maturò la decisione di entrare nella Compagnia. L’ammissione gli fu rifiutata a causa dell’età ancor troppo giovane, ma il Southwell ben lontano dal demordere intraprese a piedi un pellegrinaggio a Roma, ove fu accolto e poté entrare nel noviziato di Sant’Andrea il 17 ottobre 1578.
Terminò poi il noviziato a Tournai, in Belgio, ma fece nuovamente ritorno a Roma per intraprendere gli studi filosofici e teologici. Fu proprio nella “Città Eterna” che nel 1584 Robert Southwell ricevette finalmente l’ordinazione presbiterale. Per due anni svolse il suo apostolato nel Collegio Inglese di Roma, sino a quando fu destinato alla missione inglese e fece così ritorno in patria di nascosto nel luglio 1586, insieme con il confratello Padre Enrico Garnet.
Raggiunse Londra e da qui si cimentò nell’aiutare altri sacerdoti cattolici ad entrare in Inghilterra e trovare una sistemazione. Amministrò inoltre i sacramenti nei paesi circostanti la capitale e scrisse libri ed opuscoli sulla fede cattolica per conto di una stamperia segreta fondata proprio dal Garnet.
Una donna, o più precisamente la testimonianza da lei portata contro il sacerdote gesuita, si rivelò fatale per il destino di Padre Southwell: nel luglio 1592, infatti, fu rilasciata dal carcere una certa Anna Bellamy, che durante la prigionia si era convertita all’anglicanesimo.
Dopo settimane di orrende torture, non riuscendo a convincerlo a svelare nulla sugli altri preti cattolici presenti in Inghilterra, il religioso venne trasferito alla Torre di Londra, ove rimase imprigionato per due anni e mezzo. Infine il 20 febbraio 1595 fu processato per alto tradimento, al quale segurono la condanna ed il giorno seguente l’impiccagione a Tyburn. Fu dichiarato santo da Paolo VI nel 1970.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2007-02-18

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