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San Pantagato di Vienne Vescovo

17 aprile

475 - 540

La sua collocazione nell'elenco dei vescovi diocesani di Vienne oscilla tra il ventesimo e il ventitreesimo posto, quasi a riflettere l'incertezza che avvolge la sua stessa esistenza. Nato nel 475 da una nobile famiglia, Pantágato ricevette un'educazione raffinata, come si conveniva al suo rango, e si distinse come abile diplomatico e cortigiano alla corte del re Clodoveo I. Tuttavia, una scintilla di vocazione lo spinse ad abbandonare gli agi e gli intrighi della corte per abbracciare la vita religiosa. Dedicatosi con fervore agli studi teologici, fu ordinato sacerdote e, in seguito, nel 536, assunse la carica di vescovo di Vienne. La sua partecipazione al concilio di Orléans nel 538 testimonia il suo impegno pastorale e la sua autorevolezza all'interno della Chiesa. La data della sua morte rimane incerta, con alcuni storici che la fissano al 540.

Martirologio Romano: A Vienne in Burgundia, nell’odierna Francia, san Pantágato, vescovo.


La figura di San Pantagato, vescovo di Vienne nel VI secolo, ha informazioni molto frammentarie e dà spunti sulla complessità del suo ruolo ecclesiastico e politico in un'epoca di profondi cambiamenti.
Nato intorno al 475 in una famiglia nobile, Pantagato ricevette un'educazione raffinata, tipica dell'élite del tempo. La sua formazione intellettuale e la sua abilità oratoria lo resero presto un uomo di corte di grande influenza, al servizio del re Clodoveo I.
Le sue doti diplomatiche si manifestarono in diverse occasioni. Fu inviato in missioni delicate presso la corte di Bisanzio, dove si distinse per la sua abilità nel negoziare accordi e nel tessere relazioni diplomatiche. La sua profonda conoscenza del mondo romano e la sua familiarità con le lingue straniere lo rendevano un ambasciatore ideale in un contesto internazionale complesso e in continua evoluzione.
Eletto vescovo di Vienne, Pantagato si dedicò con zelo alla cura pastorale della sua diocesi. Promosse la riforma morale e disciplinare del clero, si adoperò per la costruzione di nuove chiese e monasteri e si distinse per la sua carità verso i poveri e i bisognosi.
La sua figura rappresenta un ponte ideale tra l'eredità del mondo romano e l'avvento del Medioevo. La sua esperienza di uomo di corte e di vescovo lo rende un testimone privilegiato di un'epoca di transizione, in cui la Chiesa assumeva un ruolo sempre più centrale nella società.
Morto intorno al 541, San Pantagato è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. La sua memoria è rimasta viva nei secoli, testimoniata dalla sua presenza nel Martirologio Romano e dalla devozione popolare che lo celebra come patrono della città di Vienne.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-03-11

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