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Beato Angelo da Massaccio Sacerdote camaldolese, martire

8 maggio

Massaccio, Ancona, data sconosciuta – Santa Maria della Serra, Ancona, 1458 circa

Angelo nacque a Massaccio, l’antica Cupramontana, nella seconda metà del Trecento e fu priore del monastero camaldolese di Santa Maria della Serra. Secondo tradizione tramandata anche da Giacomo della Marca, mentre passeggiava in un bosco vicino al suo monastero, incontrò un gruppo di eretici berttolani intenti a tagliare legna e li rimproverò di non santificare il giorno festivo: i taglialegna lo aggredirono con le loro asce e lo uccisero. Papa Gregorio XVI, con decreto del 27 settembre del 1842 ne confermò il culto con il titolo di Beato.

Martirologio Romano: Nel monastero di Santa Maria della Serra nelle Marche, beato Angelo da Massaccio, sacerdote dell’Ordine dei Camaldolesi e martire, strenuo difensore dell’osservanza del giorno del Signore.


Nato nella cittadina di Cupramontana, l'antica Massaccio (Ancona), nella seconda metà del sec. XIV, fu priore del vicino monastero camaldolese di Santa Maria della Serra. Del suo martirio abbiamo una testimonianza in uno scritto di san Giacomo della Marca, composto contro la setta eretica dei berlotani (una specie dei fraticelli) : «Ecco la carità della vostra chiesa. Queste sono le opere della vostra pietate. Christo in cruce con li suoi Santi chiama: Perdona, perdona; e voi con li Giudei chiamate: Mora, mora; uccide, uccide. Siccome facesti del beato Angelo de l'ordine dei Camaldoli, lo quale perseguitava la vostra maledetta setta, la cui morte come digno sacrifizio offerto a Dio per diffensione della immacolata fede di Christo, lo ha giustamente acceptato e demonstrato con evidenti segni di molti miracoli essere a Dio sommamente grato» (G. B. Mittarelli-A. Costadoni, Annales Camaldulenses. VII, Venezia 1762, p. 258). Angelo fu ucciso a colpi di scure da alcuni berlotani che di domenica tagliavano legna in un bosco nei pressi del monastero; il beato li aveva rimproverati di non rispettare il giorno festivo ed essi risposero avventandoglisi contro coi loro strumenti di lavoro. Sembra probabile che ciò sia avvenuto nel 1458.
Il culto di Angelo si affermò ben presto. Già in documenti del 1492 e del 1494 la chiesa di Santa Maria della Serra, dove sotto l'altare maggiore riposa il corpo del santo martire, è chiamata «chiesa di Sant'Angelo». Nel corso del Cinquecento e del Seicento il culto si sviluppò sempre più: nel 1616 il comune di Cupramontana concorreva alle spese per la costruzione di una nuova urna e dichiarava il beato patrono della città. Gregorio XVI con decreto del 27 settembre 1842 ne confermava il culto, e lo estendeva all'Ordine camaldolese e alla diocesi di Iesi. La sua festa si celebra 1'8 maggio.


Autore:
Costanzo Somigli


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2011-08-04

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