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Beato Forte Gabrielli da Gubbio Eremita camaldolese

9 maggio

† Serra Sant'Abbondio, Pesaro e Urbino, 9 maggio 1040

Originario di Gubbio, membro della nobile famiglia dei Gabrielli, si ritirò a condurre vita eremitica in una cella sul monte Scheggia; in seguito, si pose sotto la direzione di san Lodolfo trasferendosi nel monastero camaldolese di Fonte Avellana, dove morì sotto il priorato di Guido d'Arezzo. Nel XV secolo sul suo eremo del monte Scheggia fu innalzata una chiesa, detta di Santa Maria in Monte, dove Forte Gabrielli era già onorato con il titolo di santo. Il culto come beato fu confermato da papa Benedetto XIV nel 1756. Il suo corpo è venerato nella cattedrale di Gubbio.

Martirologio Romano: Nel monastero camaldolese di Fonte Avellana, oggi nelle Marche, beato Forte Gabrielli, eremita.


Il Beato Forte Gabrielli da Gubbio è un eremita vissuto nel secolo XI.
Membro della nobile famiglia dei Gabrielli, si ritirò a condurre vita eremitica di dura penitenza in una cella sul monte Scheggia, al confino tra l’Umbria e le Marche.
Dopo aver vissuto in quel luogo, lasciò il suo eremitaggio per porsi sotto la guida di San Lodolfo nel monastero camaldolese di Fonteavellana, e dove, in tarda età, il 9 maggio 1040 morì sotto il priorato di Guido d’Arezzo.
Nel testo di Pietro Vispi, sui santi e beati della chiesa Eugubina, si riporta che «Gli agiografi, tra cui il Piccotti, citato dallo Iacobilli, ci dicono che Forte era solito affermare che l'uomo ha due nemici: il suo corpo ed il mondo; per domare il primo nemico, le armi adatte erano la castità contro i morsi della carne e la povertà contro le bramosie materiali. Per sconfiggere il secondo, l'unica arma era l'eremitaggio»
Nel sec. XV nei pressi della sua cella venne costruita una chiesetta intitolata a Santa Maria del Monte, oggi scomparsa, dove c’era l’immagine dell’eremita con la scritta Sanctus Fortis, 1473.
Tutte le attestazioni successive lo qualificano come beato e il suo culto è stato confermato da papa Benedetto XIV nel 1756.
Subito dopo, nel 1758 il sacerdote Rinaldo Reposati scrisse “Vita del beato Forte Gabrielli da Gubbio eremita, ove specialmente si esamina il punto, se egli sia stato monaco, ed eremita dell'Avellana, oppure semplice solitario negli Appennini presso alla terra della Schieggia” dove vengono riportate le “grazie operate da Dio per mezzo del Beato Forte dopo la morte di lui” e in “ristretto i principali documenti portati nel processo per la sua beatificazione”.
Esiste un suo ritratto presso l’Eremo dei camaldolesi di Napoli.
Il corpo del beato Forte Gabrielli è venerato nella cattedrale di Gubbio. La festa per il beato è stata fissata nel giorno 9 maggio.


Autore:
Mauro Bonato

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Aggiunto/modificato il 2023-09-01

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