Assai probabilmente furono martiri in Uzala nell'Africa proconsolare, dove, nel suburbio, si veneravano le loro reliquie. Ne abbiamo testimonianza marginale, e perciò più preziosa, nel De Miraculis Sancti Stephani protomartyris, operetta in due libri composta per ordine di Evodio, vescovo di Uzala, e a lui dedicata dall'anonimo autore, probabilmente un chierico della sua Chiesa. Il testo dice: "Ad locum antiquorum martyrum in suburbio civitatis constitutorum, qui Felix et Generandius nuncupantur". Di questi martiri, però, ignoriamo le gesta e il giorno nel quale erano venerati in Africa.
Fu il Baronio a inserirli nel Martirologio Romano e ad assegnar loro la data del 16 maggio.
Autore: Pietro Bertocchi
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