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Sant' Edda di Winchester Vescovo

7 luglio

† Winchester, 705

Martirologio Romano: A Winchester in Inghilterra, sant’Edda, vescovo della Sassonia occidentale, uomo di insigne sapienza, che da Dorchester traslò in questa città il corpo di san Birino e vi stabilì la sede episcopale.


Quasi nulla si conosce sulla prima parte della vita di Edda, che, secondo lo storico Guglielmo di Malmesbury, sarebbe stato prima monaco e poi abate, ma non si conosce di quale monastero. La sua firma su un documento di Leuterio, suo predecessore come vescovo dei Sassoni Occidentali, fa pensare che Edda fosse abate di un monastero del Wessex, forse Glastonbury. Inoltre, tale ipotesi sembra confermata dal fatto che il suo nome sia stato trovato assieme a quello di abati e di uomini illustri in una delle antiche ed illeggibili «piramidi» che si trovavano a Glastonbury.
Secondo altri, Edda sarebbe stato un monaco del monastero di sant'Hilda a Whitby; ma la fama di Whitby come centro culturale, considerata unitamente alle affermazioni del venerabile Beda sulla scarsa cultura di Edda, fanno apparire poco probabile tale tesi. Anche per questa ragione appare poco fondata l'ipotesi avanzata da alcuni circa una identificazione di Edda con Aetla, monaco di Whitby al tempo di sant'Hilda, successivamente vescovo di Dorchester. Forse Aetla fu vescovo di Dorchester per un periodo molto breve precedendo in tale sede Edda, che venne creato vescovo dei Sassoni Occidentali, quando ancora l’intero regno del Wessex costituiva una sola diocesi, e nel 676 venne consacrato a Londra da san Teodoro, arcivescovo di Canterbury.
Già il successore di san Birino, Agilberto, aveva trasferito la sede episcopale da Dorchester a Winchester, sia perché l'espansione del regno di Mercia rendeva Dorchester, nell’Oxfordshire, poco adatta quale sede della diocesi del Wessex, sia inoltre, per evitare che il re Cenwalh stabilisse a Winchester una nuova sede episcopale dividendo in tal maniera la diocesi. Edda si stabilì a Winchester, rendendo tale trasferimento definitivo e procedendo poi alla traslazione da Dorchester a Winchester delle reliquie di san Birino, che fece collocare nella chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Fu Edda che portò alla fede il re Cenwalh, il quale, nonostante la conversione del padre Cynogils, era rimasto a lungo pagano. Fu pure un apprezzato consigliere del re sant'Ina (689-726), e non fu estraneo alle sagge leggi emanate da questi. Fece inoltre visita all’eremita san Gutlach, nell’isola di Croyland, lo ordinò sacerdote e ne consacrò la chiesa. Il vescovo fu uno dei primi benefattori dell’abbazia di Glastonbury, alla quale fece dono di terre e sulla quale indirizzò i favorì dei sovrani.
Per tutta la durata del suo episcopato, Edda si oppose strenuamente ad ogni tentativo di divisione della sua diocesi, e ciò sembra anche in considerazione della precaria e difficile situazione politica del regno del Wessex, la cui unità sarebbe stata favorita da quella della diocesi. L'arcivescovo Teodoro di Canterbury, benché, secondo precise disposizioni sinodali, avesse diviso numerose diocesi, lasciò intatta quella del Wessex fino alla morte di Edda, forse anche per l’amicizia che lo legava a questi. Nel 704 tale questione fu risollevata, come si rileva da una lettera scritta da Wealdheri, vescovo di Londra, all’arcivescovo Britwaldo per informarlo che un sinodo di vescovi tenutosi in quell’anno aveva stabilito di escludere dalla comunione i Sassoni Occidentali, a meno che non si conformassero alla disposizione dello stesso arcivescovo «in ordinatione episcoporum», il che sembra si riferisse alla questione della divisione della diocesi. Edda, tuttavia, persistette nella sua posizione.
Beda afferma che Edda fu «bonus... vir ac iustus» e che governò la sua diocesi «magis insito sibi virtutum amore quam lectionibus institutus». Guglielmo di Malmesbury tuttavia avanza dei dubbi su tale affermazione, sostenendo di aver letto Intere di Edda «non nimis indocte compositas», come pure di aver letto lettere di sant'Aldelmo abate di Malmesbury dirette ad Edda e composte con eloquenza e traboccanti di scienza, il che porterebbe a supporre un livello di cultura adeguato nel corrispondente. Edda morì a Winchester nel 705. Il popolo che egli aveva governato per circa trenta anni lo venerò ben presto come santo. Tanti furono i prodigi e le guarigioni avvenute al suo sepolcro, che, a detta di Beda, «frequenti ablazione pulveris sacri, fossa sit ibidem fatta non minima».
La sua memoria viene celebrata al 7 luglio ed in tale giorno Edda viene commemorato anche nel Martirologio Romano. La sua festa viene celebrata ancora oggi liturgicamente nelle archidiocesi di Birmingham.
 


Autore:
Gian Michele Fusconi


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2018-01-26

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