Home . Onomastico . Emerologico . Patronati . Diz.Nomi . Ricerca . Ultimi . Più visitati




Newsletter
Per ricevere i Santi di oggi
inserisci la tua mail:


E-Mail: [email protected]


> Home > Sezione A > Sant' Arduino di Fontenelle Condividi su Facebook Twitter

Sant' Arduino di Fontenelle

12 luglio

Etimologia: Arduino = amico dell'audacia, dal sassone


Scarne informazioni ci sono state tramandate circa la figura e la vita di Sant’Arduino di Fontanelle. Nacque nel 749 ad Alvimare, villaggio dell’attuale dipartimento della Seine-Maritime, ed abbracciò poi la vita monastica nella celebre abbazia benedettina di Fontenelle, nei pressi di Rouen. Nella cronaca dell’abbazia, quando si cita l’abate Astrulfo si fa riferimento alle memorie lasciate da Arduino, che proprio al tempo di tale abate “clericatus suscepit habitum”. Ricevuta anche l’ordinazione presbiterale, ottenne dall’abate di condurre vita solitaria e venne rinchiuso in una cella, detta di San Saturnino, fondata da San Wandragisilo nelle vicinanze del monastero.
Sotto il governo dell’abate Gervaldo, quando ormai quasi tutti i monaci si trovavano in uno stato di grande ignoranza, venne istituita nel monastero una scuola e ad Arduino fu affidato l’insegnamento della matematica e della calligrafia. Espertissimo infatti nell’arte scrittoria, il santo lasciò alla biblioteca del monastero molti volumi scritti di suo pugno. Il Mabillon nel suo studio “Disquisitio de cursu gallicano”, pubblicato in appendice alla “Praefatio Actis Sanctorum Ordinis Sancti Benedicti”, accennò ad un esemplare di mano d’Arduino dell’antifonario romano, inviato in Francia dal Papa Paolo I.
Durante il pontificato di Adriano I, Arduino lasciò la cella per recarsi pellegrino a Roma e, una volta ritornato, trascorse il resto dei suoi giorni nell’abbazia di Fontenelle. Morì in età assai avanzata, considerato in forte fama di santità, il 12 luglio 811. Trovò degna sepoltura nella chiesa abbaziale di San Paolo.
Oltre i volumi ricordati, il santo lasciò all’abbazia il calice d’argento, la patena ed il turibolo che conservava nella sua cella. Il titolo di santo attribuitogli, non sembra però attestato prima del XVII secolo, e neppure costantemente, dato che anche il Mabillon si limitò a menzionarlo quale monaco “eximiae virtutis” e “piae memoriae”. La sua memoria, oltre che nell’anniversario della morte, veniva celebrata anche il 20 aprile.


Autore:
Fabio Arduino

______________________________
Aggiunto/modificato il 2007-07-05

___________________________________________
Translate this page (italian > english) with Google


Home . Onomastico . Emerologico . Patronati . Diz.Nomi . Ricerca . Ultimi . Più visitati