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San Romano di Roma Martire

9 agosto

Svariate e valide testimonianze affermano il culto antico di san Romano martire, collegato in maniera inscindibile al martirio di san Lorenzo diacono. L'antica «Passio Polychronii» racconta che il legionario Romano, assistendo al martirio di san Lorenzo sulla catasta accesa, si converte al cristianesimo e lo invita a pregare per lui dicendogli che vede un angelo che allevia i suoi tormenti. Nel contempo Decio, il procuratore, infuriato per la resistenza di Lorenzo ne sospende il tormento e Romano cercando di operare di nascosto gli si avvicina per porgergli una brocca d'acqua, supplicandolo di volerlo battezzare. Sorpreso, viene fustigato ma lui grida «sono cristiano!» e viene condannato alla decapitazione, eseguita fuori Porta Salaria il 9 agosto 258. Durante la notte il sacerdote Giustino raccoglie il suo corpo e lo seppellisce in una cripta nella zona del Verano. Le sue reliquie riposano nella basilica di san Lorenzo al Verano ma alcune furono traslate nel periodo longobardo a Lucca e altre furono inviate a Ferrara e donate alla città e al suo vescovo, cardinale Grifone, da papa Innocenzo II. San Romano viene invocato contro il pericolo di possessione demoniaca. (Avvenire)

Patronato: Principato di Monaco

Etimologia: Romano = nativo di Roma, dal latino

Emblema: Palma

Martirologio Romano: A Roma nel cimitero di san Lorenzo sulla via Tiburtina, san Romano, martire.

Ascolta da RadioVaticana:   
  

Svariate e valide testimonianze affermano il culto antico di s. Romano martire, collegato in maniera inscindibile al martirio di s. Lorenzo diacono. L’antica ‘Passio Polychronii’ racconta che il legionario Romano, assistendo al martirio di s. Lorenzo sulla catasta accesa, si converte al cristianesimo e lo invita a pregare per lui dicendogli che vede un angelo che allevia i suoi tormenti, nel contempo Decio il procuratore, infuriato per la resistenza di Lorenzo ne sospende il tormento e Romano cercando di operare di nascosto gli si avvicina per porgergli una brocca d’acqua, supplicandolo di volerlo battezzare.
Sorpreso, viene fustigato ma lui senza che alcuno glielo avesse chiesto, grida “sono cristiano!” pertanto viene condannato alla decapitazione che è eseguita fuori Porta Salaria il 9 agosto 258.
Durante la notte il sacerdote Giustino raccoglie il suo corpo e lo seppellisce in una cripta nella zona del Verano. Si è in dubbio se fosse un soldato incaricato di custodire s. Lorenzo prigioniero e poi martirizzato il 10 agosto oppure un soldato che assisteva solo al supplizio.
Il suo culto si estese rapidamente oltre che sulla tomba al Verano, anche nella basilica a lui dedicata fuori Porta Salaria, luogo della sua decapitazione.
Le sue reliquie riposano nella basilica di s. Lorenzo al Verano ma alcune furono traslate nel periodo longobardo a Lucca e altre furono inviate a Ferrara donate alla città e al suo vescovo cardinale Grifone da papa Innocenzo II e attualmente deposte nell’altare di s. Lorenzo in cattedrale.
Il nome deriva dal latino ‘Romanus’ e significa ‘uomo di Roma’.
S. Romano viene invocato contro il pericolo di possessione demoniaca.


Autore:
Antonio Borrelli

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Aggiunto/modificato il 2002-02-26

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