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San Caio di Milano Vescovo

27 settembre

Martirologio Romano: A Milano, san Caio, vescovo.


Secondo una leggenda milanese del sec. XI, contenuta nella Datiana historia, Caio sarebbe stato discepolo di san Barnaba e vescovo di Milano per ventidue anni, dal 63 all'85.
Avrebbe operato numerose conversioni, tra le quali quelle di san Vitale, di sua moglie Valeria e dei figli Gervasio e Protasio, martirizzati durante la persecuzione di Nerone. Nel quinto anno del suo episcopato Caio si sarebbe recato a Roma per rendere visita di omaggio agli apostoli Pietro e Paolo, ma, durante il viaggio, per arcana intuizione, seppe che essi erano stati uccisi. La sede dell'attività apostolica del vescovo è collocata presso la basilica di Sant'Eustorgio, mentre il suo giorno emortuale è indicato al 31 dicembre. Caio sarebbe stato sepolto nel giardino di un certo Filippo, facoltoso signore milanese da lui convertito al cristianesimo, nel quale era stato aperto un cimitero per i cristiani poveri.
In realtà, però, san Barnaba non si recò mai a Milano e, del resto, Caio fu vescovo della città tra la fine del sec. II e l'inizio del III, succedendo al primo vescovo sant'Anatalone. Gli antichi cataloghi milanesi, inoltre, lo dicono morto il 26 settembre e sepolto o presso la basilica di San Babila, ad Concilia Sanctorum, o nella basilica di San Nabore, poi demolita, nei pressi della basilica di Sant'Ambrogio. Il Liber notitiae sanctorum Mediolani (sec. XIV, posteriore ai cataloghi citt.), invece, ricorda la morte di Caio al 27 settembre, data della attuale celebrazione liturgica. Nel 1571 san Carlo Borromeo curò la ricognizione delle reliquie di Caio, che riposano ora in S. Ambrogio.
Secondo il Savio, Caio appartenne alla gens Valeria, cospicua famiglia di Milano, una delle prime convertitasi al cristianesimo; lo stesso autore sostiene anche la storicità della trasformazione dell'hortus Philippi in cimitero cristiano: è infatti nelle vicinanze di Sant'Ambrogio, ove sembra si debba collocare l'hortus, che si trova il più antico cimitero cristiano di Milano.


Autore:
Antonio Rimoldi


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2011-09-02

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