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San Corrado di Costanza Vescovo

26 novembre

900 c. - 26 novembre 975

Nato verso il 900 dal guelfo conte Enrico di Altdorf ed entrato come «frater adscriptus» nel monastero di San Gallo, fu affidato alla scuola della cattedrale di Costanza per esservi educato allo stato clericale. Nel 934, in presenza di sant'Ulrico, vescovo di Augusta, venne eletto vescovo di Costanza. Benché non abbia svolto un'attività politica, sembra fosse molto apprezzato da Ottone I al cui seguito probabilmente si trovò durante il viaggio a Roma per l'incoronazione imperiale (964). Secondo una notizia leggendaria sarebbe stato tre volte a Gerusalemme. Morì il 26 novembre 975 e fu sepolto nella basilica di San Maurizio, da lui costruita. Callisto II, in una lettera del 28 marzo 1123, indirizzata al vescovo, clero e popolo di Costanza, dichiarò Corrado santo. (Avvenire)

Etimologia: Corrado = consigliere audace, dal tedesco

Emblema: Bastone pastorale

Martirologio Romano: A Costanza nella Svevia in Germania, san Corrado, vescovo, che, ottimo pastore del suo gregge, con i suoi beni provvide largamente alla Chiesa e ai poveri.


Nato verso l'anno 900 dal guelfo conte Enrico di Altdorf ed entrato come frater adscriptus nel monastero di S. Gallo, fu affidato alla scuola della cattedrale di Costanza per esservi educato allo stato clericale. Nel 934, in presenza di s. Ulrico, vescovo di Augusta, con cui fu in rapporti di amicizia, venne eletto vescovo di Costanza, dove si distinse costruendo e dotando chiese e ospedali. Benché non abbia svolto un'attività politica, sembra fosse molto apprezzato da Ottone I al cui seguito probabilmente si trovò durante il viaggio a Roma per l'incoronazione imperiale (964). Secondo una notizia leggendaria sarebbe stato tre volte a Gerusalemme. Morì il 26 novembre 975 e fu sepolto nella basilica di S. Maurizio, da lui costruita.
Il vescovo Ulrico di Costanza (1111-27) pregò il papa Callisto II di voler canonizzare Corrado: il pontefice gli rispose di inviare a Roma una Vita del santo. Fu mandata quella scritta da Udalscalco, per incarico dello stesso Ulrico. Callisto II, in una lettera del 28 marzo 1123, indirizzata al vescovo, clero e popolo di Costanza, dichiarò Corrado santo: il 26 novembre successivo ebbe luogo la solenne traslazione delle spoglie. Nell'anno 1526, al tempo della Riforma, i sacri resti vennero gettati nel lago di Costanza; si salvò soltanto la testa. Corrado è fra i patroni di Costanza e di Friburgo in Brisgovia: il suo culto è diffuso nella Svizzera tedesca, nel monastero di S. Gallo e in quello di Einsiedeln, nella Svevia e a Ottobeuren.
Nell'iconografia il santo vescovo è spesso rappresentato con un calice in cui è caduto un ragno: il motivo trae origine dall'episodio secondo il quale Corrado avrebbe inghiottito senza esitazione e senza danno un ragno velenoso caduto nel calice durante la Messa.


Autore:
Ludwig Falkenstein


Fonte:
Bibliotheca Sanctorum

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Aggiunto/modificato il 2001-04-01

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