Santa Mariam fu moglie del re georgiano Giorgio I (+ 1019) e madre di Bagrat IV (+ 1072). Donna di grande rilievo nella vita politica del regno, fu in seguito monaca e benemerita benefattrice della Chiesa.
Ancora giovane rimase vedova e dovette prendere in mano le redini dello stato durante l’infanzia del figlio. Nel 1052 lo accompagnò a Costantinopoli, allora capitale imperiale, e da questa città elargì parecchi benefici al monastero georgiano di Ivìron presso il Monte Athos, come attestano i documenti che la onorano al pari dei fondatori del centro religioso. Ulteriore beneficiario delle sue donazioni fu il monastero di Santa Croce in Gerusalemme, il cui egumeno era l’asceta georgiano San Procoro.
Durante il soggiorno a Costantinopoli, la regina Mariam divenne discepola di San Giorgio Mtazmindeli il Grande, che la accolse nello stato monacale. La principale fonte di notizie circa la vita di Mariam è infatti costituita da “La vita e le opere del santo e beato nostro padre Giorgio Mtazmindeli”. Nel 1057 la regina fece ritorno in Georgia, ove riprese la sua influente attività in campo politico ed ecclesiastico. Poco prima della morte del figlio Bagrat IV, invitò nel paese il suo maestro per intraprendere sotto la sua guida grandi riforme nella Chiesa georgiana.
La regina Mariam è citata come “santa” dai documenti del concilio di Ruisi ed Urbnisi risalenti al 1105, ma nessuna data è mai stata dedicata alla sua memoria.
Autore: Fabio Arduino
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