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Beata Giovanna di Portogallo Principessa, vergine domenicana

12 maggio

Lisbona, Portogallo, 6 febbraio 1452 - Aveiro, Portogallo, 12 maggio 1490

Giovanna, figlia di Alfonso V, Re del Portogallo, fu implorata dal cielo con molte preghiere, perché mancava l’erede alla corona. Alla sua nascita, nel 1452, i tre stati di quella corona giurarono di riconoscerla come loro Principessa ed erede al Trono, in caso venisse a mancare la prole maschile. A tre anni Giovanna restò senza mamma, la quale morì dando alla luce l’erede atteso. L’augusta bimba crebbe come fiore d’altare squisitamente educata dalla Principessa, Donna Beatrice de Meneses, sua istitutrice. L’ardente pietà e la purità angelica davano un incanto particolare alla straordinaria bellezza di Giovanna, che giovanissima fu chiesta in sposa da ben tre pretendenti, il Delfino di Francia, Massimiliano d’Austria e dal Re d’Inghilterra. Ma essa, scossa da un amore più grande, aveva già stabilito in cuor suo di vestire le bianche lane Gusmane. Il suo rifiuto fu reciso. Allora cominciò quella lotta eroica che le costò indicibili amarezze, per ottenere la libertà di dedicarsi tutta a Dio. Non si trattava di espugnare soltanto il cuore paterno, ma tutto il regno che si opponeva al suo disegno, essendo essa Principessa prescelta, e al mancare del fratello, unica erede del Trono. Solo il 4 agosto 1472 poté vestire l’Abito Domenicano nell’osservantissimo Monastero di Aveiro, dove la sua breve vita fu tutto un olocausto d’amore e di sacrificio. Morì all’ora da lei predetta il 12 maggio 1490, ad Aveiro. Alla recita delle Litanie dei Santi, giunti all’invocazione “Omnes Sancti Innocentes, orate pro ea”, alzò gli occhi al cielo e spirò dolcemente. Sulla sua tomba fiorirono miracoli senza numero. Papa Innocenzo XII il 31 dicembre 1692 ha confermato il suo culto.

Patronato: Aveiro

Martirologio Romano: Ad Aveiro in Portogallo, beata Giovanna, vergine, che, figlia del re Alfonso V, rifiutate più volte le nozze, preferì servire nell’Ordine dei Predicatori, divenendo rifugio per i poveri, gli orfani e le vedove.


Giovanna nacque a Lisbona il 6 febbraio 1452 dal matrimonio tra Alfonso V re del Portogallo ed Elisabetta,figlia del duca di Coimbra. Venne alla luce dopo cinque anni di matrimonio, si disse per intercessione di S. Domenico. Secondogenita, dopo la morte del fratello maggiore Giovanni, era di fatto l’erede al trono, fino al 3 marzo 1455, quando nacque il terzogenito, futuro Giovanni II. Rimase orfana di madre il 2 dicembre 1455, improvvisamente, poco dopo la nascita dell’erede al trono. Giovanna crebbe nell'ambiente di corte e ricevette un’ottima educazione, come conveniva a una principessa dell’antica casata di Aviz che dominava uno dei regni più potenti d'Europa.Fu successivamente la zia Filippa di Coimbra (1437-1493), che pur non essendo monaca viveva nel monastero di Odivelas, ad occuparsi dei nipoti, Giovanna di tre anni e Giovanni di pochi mesi. L’esempio della zia le rimase tanto impresso che, fin da giovane, sentì il desiderio di abbracciare la vita religiosa.
Aveva sedici anni quando cominciarono i piani per il suo matrimonio che, come prassi, doveva essere un “patto politico”con una delle famiglie regnanti europee. Giovanna voleva dedicarsi alla vita religiosa, ma il padre la contrastò sempre, preoccupato che il Casato restasse senza eredi. Negli anni 1470-1471 fu reggente del regno, quandosuo padre si imbarcò diretto in Nord Africa per combattere i musulmani e conquistare Arzila, nel 1470, e Tangeri nel 1471.
L’anno seguente Giovanna poté fare il suo ingresso nel monastero domenicano di Aveiro, ma dovette poi desistere. Mentre scoppiava la Guerra di successione castigliana e il padre lasciò nuovamente il paese, Giovanna ebbe l’onere della reggenza, fino al 1475. Nel frattempo, fermamente intenzionata a prendere i voti, rifiutò tutte le importanti proposte di matrimonio che riceveva. Nel maggio 1475 nacque il nipote Alfonso -  era assicurato un erede al trono – e le fu permesso di rientrarenel Monastero di Aveiro. Ricevette l’abito il 25 gennaio 1476, ma si ammalò gravemente e il padre ordinò il suo rientro a corte. Il vicario generale dell’Ordine la convinse a seguire la volontà paterna. Rimase comunque ad Aveiro per tre anni, poi, nel 1479, mentre infuriava la peste, fu condotta a corteda due vescovi. Giovanna obbedì, ma portò con sé sei monache. Nel 1481 il padre morì, le giunsero altre proposte di matrimonio, ma lei ritornò in monastero dove finalmente professò solennemente. Giovanna fu una convinta sostenitrice del fratello Giovanni II, sia in politica che nella vita familiare. Coinvolta, saltuariamente, negli affari di Stato, lasciò in alcune circostanze il monastero, tra le cui mura condusseuna vita austera e umile.
Giovanna morì, dopo lunga e dolorosa malattia, il 12 maggio 1490 ad Aveiro e fu tumulata nel Monastero. Aveva solo 38 anni. Il suo culto andò crescendo, in molti presso il sepolcro ottennero grazie e miracoli. Papa Innocenzo XII la beatificò il 4 aprile 1693, concedendo il culto al suo Ordine e al Portogallo, paese in cui è di fatto onorata come Santa. Paolo VI l’ha proclamata patrona di Aveiro.


Autore:
Daniele Bolognini

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Aggiunto/modificato il 2020-04-09

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