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Beato Dalmazio Moner Domenicano

24 settembre

Santa Coloma de Gerona, 1291 - Gerona, 1341

A 15 anni entrò nell'Ordine a Gerona. Dopo gli anni di formazione si dedicò prima all'insegnamento e poi fu incaricato di fondare un convento a Castillon de Ampurias. Nel 1331 ritornò a Gerona. Qui nel giardino del convento si costruì una grotta in cui ritirarsi a pregare nella solitudine. Fu predicatore, maestro dei novizi, uomo di intensa vita interiore e la straordinaria efficacia della sua preghiera gli meritò ovunque fama di santità.

Martirologio Romano: A Gerona nella Catalogna in Spagna, beato Dalmazio Moner, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, insigne amante della solitudine e del silenzio.


Dalmazio Moner, nato a Santa Coloma de Gerona nel 1291, da nobile famiglia catalana, studiò a Gerona e a Montpellier. Nel tempo trascorso a Gerona si affezionò talmente ai Domenicani che, terminati gli studi e tornato in Patria, nel 1314, chiese ed ottenne di vestire il sacro l’Abito. Di lui possiamo ben dire che fu un eroe della penitenza e dell’umiltà. Nonostante la profonda dottrina non volle mai accettare nessun grado, titolo o dignità, volendo impiegare la sacra scienza solo in bene delle anime. Devotissimo di Santa Maria Maddalena, domandò al Maestro Generale dì trasferirsi a Marsiglia, dove, nella vicina S. Massimino, i Domenicani custodiscono la grotta in cui la grande penitente pianse e pregò, al fine di, incitato dall’esempio della santa, darsi a una vita ancor più austera. Fu anima di rara innocenza ed ebbe grande familiarità con gli angeli, tanto che era additato come il “Frate che parla con l’angelo”, ottenendo anche per gli altri la visibile protezione degli spiriti celesti. Ebbe il dono dei miracoli, della profezia e della scrutazione dei cuori e cosi poté giovare moltissimo alle anime. Trascorsi tre anni alla Grotta di S. Maria Maddalena, fu richiamato al suo Convento di Gerona. Qui, nel vivo masso, si fece scavare una grotta che gli ricordasse quella della sua cara santa, e dove, col permesso dei superiori, passò gli ultimi quattro anni della sua vita, intervenendo però sempre agli atti comuni del Convento. In questa grotta, il 24 settembre 1341, avvenne la sua beata morte, che fu seguita da molti miracoli. Le sue reliquie si conservano nella chiesa conventuale della sua città. Papa Innocenzo XIII il 13 agosto 1721 ha confermato il culto.


Autore:
Franco Mariani

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Aggiunto/modificato il 2002-04-10

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