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Beato Pietro Vicev Sacerdote e martire

13 novembre

Strem, Bulgaria, 23 maggio 1893 - Sofia, Bulgaria, 12 novembre 1952

Martirologio Romano: A Sofia in Bulgaria, beati Pietro Vicev, Paolo (Giuseppe) Džidžov e Giosafat (Roberto Matteo) Šiškov, sacerdoti della Congregazione degli Agostiniani dell’Assunzione, che, ingiustamente accusati di tradimento sotto un regime ateo e gettati in carcere in quanto cristiani, nel loro combattimento mortale meritarono di ricevere la ricompensa di eternitŕ dei fedeli discepoli di Cristo.


Petâr Vicev nacque il 23 maggio 1893 nel villaggio bulgaro di Strem, in diocesi di Tracia e regione di Burgas, da genitori ortodossi. L’8 settembre 1910 entrò come aspirante nella Congregazione degli Assunzionisti presso Gemp in Belgio. Assunse così il nome religioso di Kamen. Nel 1912 iniziò gli studi teologici nella citta di Luven, che si protrassero sino all’estate 1918. Venne quindi nominato insegnante nel collegio Sant’Agostino di Plovdiv e poi nel piccolo seminario Kum-Kapu ad Instanbul. Proprio nell’antica Costantinopoli il 22 dicembre 1921 ricevette l’ordinazione presbiterale come sacerdote di rito orientale.
Dopo aver discusso la tesi in teologia nell’Università di Strasburgo nel 1930, Padre Kamen venne nominato professore di filosofia nel suddetto collegio Sant’Agostino. Fu sovente invitato a tenere lezioni sui temi riguardanti la gioventù e la vita pubblica. Collaborò con il giornale “Veritas” e la rivista “Le ricerche bizantine”.
Il 4 luglio1952 fu arrestato dalla milizia comunista e denunciato quale capo dello spionaggio cattolico che operava contro la sicurezza dello stato. Non si ebbero dunque più sue notizie sino al 20 settembre 1952, quando i giornali pubblicarono sulle prime pagine un atto di denuncia contro quaranta persone accusate di essere spie contro il potere pubblico e di svolgere spionaggio in favore dei servizi segreti francesi e della Santa Sede. Padre Kamen fu inserito nella lista come primo organizzatore di questo spionaggio.
Per lui ed i confratelli Pavel Djidjov e Josaphat Chichkov venne emessa la sentenza di morte il 3 ottobre 1952 e furono fucilati nella notte tra l’11 ed il 12 novembre 1952 a Sofia, capitale bulgara, insieme con il beato vescovo Eugenio Bossilkov. Il luogo della loro sepoltura nel cimitero della città non è mai stato scoperto. I tre sacerdoti martiri sono stati beatificati da Papa Giovanni Paolo II il 26 maggio 2002.


Autore:
Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2006-11-04

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