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Beata Brigida di Gesù Morello Fondatrice

3 settembre

S. Michele di Pagana (Genova), 17 giugno 1610 – Piacenza, 3 settembre 1679

Nacque il 17 giugno 1610 a San Michele Pagana (Genova) sulla Riviera di Levante, sesta di undici figli, crebbe in ambiente profondamente cristiano. A 23 anni, il 14 ottobre 1633 sposò Matteo Zancano di Cremona. A 27 anni, l'11 novembre 1637 rimase vedova. Nel 1640 si trasferì a Piacenza, mettendosi sotto la direzione spirituale dei gesuiti. Nel 1646 raccolse alcune giovani nella sua casa a Parma, sotto la denominazione di Sant'Orsola. Diede così inizio alla congregazione delle Orsoline di Maria Immacolata. Morì a Piacenza il 3 settembre 1679. È stata beatificata da Giovanni Paolo II il 15 marzo 1998. (Avvenire)

Martirologio Romano: A Piacenza, beata Brigida di Gesù Morello, che, rimasta vedova, si consacrò al Signore dedicandosi con tutte le forze alla penitenza e alle opere di carità e fondò la Congregazione delle Suore Orsoline di Maria Immacolata per l’educazione cristiana della gioventù femminile.


Brigida Morello fu una donna del suo tempo, il XVII secolo; una donna di grande fede che seppe vedere negli avvenimenti storici e soprattutto in quello che la riguardava e che le accadeva, la santa volontà di Dio.
“Dio ci è Padre e mai ci abbandonerà”; questa sicurezza di essere amata come una figlia, gratuitamente e incondizionatamente, la portò ad amare spassionatamente ogni fratello che le viveva accanto.
Nacque il 17 giugno 1610 a S. Michele di Pagana (Genova) sulla Riviera di Levante, sesta di undici figli, crebbe in ambiente profondamente cristiano. A 23 anni, il 14 ottobre 1633, sposò Matteo Zancano di Cremona e stabilendosi con il marito a Salsomaggiore (Parma), dove mise in pratica le sue virtù.
A 27 anni, l’11 novembre 1637 rimase vedova, allora fece voto di castità, desiderando diventare una religiosa, ma tentò inutilmente di entrare tra le cappuccine del luogo, il suo stato vedovile lo impedì.
Nel 1640 si trasferì a Piacenza mettendosi sotto la direzione dei gesuiti, che poi la guidarono sempre e la sostennero nella via della perfezione, specie da parte di padre Antonio Morando suo confessore e primo biografo.
Per adempiere al desiderio della duchessa di Parma e Piacenza, Margherita de’ Medici, la quale voleva dotare Piacenza di un Istituto di Orsoline per l’educazione della gioventù femminile, come quello già esistente a Parma, Brigida Morello raccolse dal settembre 1646 alcune giovani donne nella sua casa, sotto la denominazione di S. Orsola, dando così inizio il 17 febbraio 1649, giorno delle Ceneri, con cinque compagne una nuova famiglia di Orsoline, sotto la guida dei Gesuiti.
Non fu tuttavia la prima superiora, ma soltanto nel 1665 venne eletta a tale carica, venendo riconfermata nel 1670 e nel 1675; le sue precarie condizioni di salute non le impedirono di governare anche nei lunghi periodi a letto, la sua Congregazione delle Orsoline di Maria Immacolata.
Morì a Piacenza il 3 settembre 1679 e sepolta nella locale chiesa di S. Pietro, oggi non resta traccia della sua tomba, di lei restano un certo numero di lettere, alcuni scritti autobiografici e altri di edificazione, da cui si ricava una esatta visione delle esperienze spirituali della fondatrice.
Ma soltanto negli anni 1927-28 fu celebrato a Piacenza il processo ordinario per la sua beatificazione; il decreto sull’eroicità delle virtù si ebbe il 29 aprile 1980.
Papa Giovanni Paolo II l’ha beatificata il 15 marzo 1998.


Autore:
Antonio Borrelli


Fonte:
www.orsoline.eu

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Aggiunto/modificato il 2002-11-18

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