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> Home > Sezione Venerabili > Venerabile Maria Crocifissa della Concezione (Isabella Tomasi) Condividi su Facebook Twitter

Venerabile Maria Crocifissa della Concezione (Isabella Tomasi)

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Agrigento, 29 maggio 1645 - 16 ottobre 1699


Sorella del cardinale San Giuseppe Maria Tomasi. Nacque in Agrigento, nel palazzo che attualmente è sede del municipio, il 29 maggio 1645, e fu educata, fin dalla sua infanzia, in un ambiente di alta religiosità e di non comune santità. Fin da piccola si dedicò agli esercizi di pietà e specialmente alla meditazione giornaliera e all’esame di coscienza: già a dieci anni, giornalmente, meditava almeno per una mezzora.
Alla prima comunione fu preparata dallo zio ven. Carlo Tomasi.
Nell'animo, intanto, delle tre sorelle Francesca, Isabella e Antonia si era fatta sentire la voce del Signore e perciò chiesero ai genitori di potersi consacrare a Lui in un monastero.
I due fratelli Carlo e Giulio Tomasi, padre delle tre giovani, più volte avevano parlato e progettato di fondare in Palma Montechiaro un monastero di clausura e, ottenuti i necessari permessi o autorizzazioni della S. Sede e del vescovo diocesano, lo cominciarono a costruire adattando a questo scopo lo stesso palazzo ducale che sorgeva accanto alla chiesa del SS. Rosario, prima matrice di Palma, ed ora destinata alla comunità religiosa.
Nel giugno del 1659 tutto era pronto e Isabella vi entrò il 7 ottobre 1660 e vi prese il nome di Sr. Maria Crocifissa della Concezione.
Trascorse l'anno di noviziato nella ricerca e nel conseguimento della più intima unione con Dio.
Nella vita monastica le furono spesso assegnate le mansioni più umili e faticose che compiva con semplicità ilare nel modo più perfetto.
Il Signore l'arricchì di tanti doni soprannaturali, carismi, estasi, visioni così straordinari che il vescovo di Agrigento, Ignazio d'Amico mandò a Palma tre padri Gesuiti perché l'esaminassero: dopo lungo esame dichiararono che era particolarmente guidata da Dio.
Male non le mancarono le croci, come in una visione del 1672 l'Addolorata le aveva annunziato "Sarà la croce la tua perpetua clausura... Già è stabilita la croce, resta il montarci pian piano sopra... per essere crocifissa perfettamente”.
Una sua sorella scrisse che ella aveva una grandissima ansia di patire e menò tutta la sua vita in continua mortificazione di infermità e di penitenza.
Per desiderio di raccoglimento e di più intima, indisturbata unione con Dio, visse alcun tempo nel romitorio del monastero, immersa nella preghiera e nella contemplazione delle cose divine.
Nella vita della venerabile fu costante la lotta contro il demonio che la tentava e vessava in molti modi, ma rimaneva sempre sconfitto dalla sua umiltà, dalla sua fermezza, dalle sue penitenze e soprattutto dal suo amore a Gesù il quale, però, la confortata e rasserenava con la sua grazia e la sua presenza. Le comparvero più volte la Madonna, S. Caterina da Siena e S. Rosa da Lima e specialmente l'Angelo custode.
Le fu dato anche di rivivere e sentire nel suo corpo la passione del Signore e una croce, in modo misterioso, fu impressa sul suo petto.
Trascorse gli ultimi anni di vita tra febbri e dolori che abbracciò non solo con perfetta conformità alla volontà di Dio ed eroica pazienza, ma anche con amorosa generosità.
Morì il 16 ottobre 1699, recitando le parole: Santo, Santo, Santo.
Nel 1701 si iniziò il processo ordinario sulla sua vita e le sue virtù; nel 1704 fu pubblicata la sua vita, scritta, per volere del vescovo agrigentino mons. F. Ramirez, dal can. Girolamo Turano e poco dopo il p. Pietro Attardo pubblicò 114 sue lettere.
I processi furono terminati alla fine del sec. XVIII e Pio VI, il 15 agosto 1787, proclamò l'eroicità delle sue virtù.
La venerabile scrisse: Dell'orribile bruttezza dell'anima di un sacerdote che celebra il Divino Sacrificio in peccato mortale. Palermo, Isola, 1675.
Le salutazioni del SS. Rosario e detti segnalati cinque gaudii di Maria Vergine. Palermo, Costanzo, 1700.


Autore:
Raimondo Lentini


Fonte:
Domenico De Gregorio, La Chiesa Agrigentina, Notizie storiche, vol. II, Agrigento 1997

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Aggiunto/modificato il 2003-03-24

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