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San Vittoriano Martire

23 marzo

Venerato ad Adelfia Canneto in Puglia non è altro che un “corpo santo”, identificato in erroneamente con l’omonimo santo martire di Cartagine festeggiato anch’egli al 23 marzo. La tradizione vuole che le reliquie del martire cartaginese verso il VI secolo sarebbero giunte nelle catacombe romane di Protestato e poi estratte solo nel 1736 e donate prima ad una chiesa di Napoli ed in un secondo momento, nel 1753, alla comunità di Canneto che lo elesse suo celeste patrono. E’ però inverosimile che un martire africano avesse trovato sepoltura in una catacomba romana, ove fu dimenticato per secoli anziché avere una degna sepoltura in una chiesa romana. Anche l’autorevole Bibliotheca Sanctorum non fa alcun riferimento ad eventuali traslazioni delle reliquie di San Vittoriano di Cartagine a Roma, a Napoli ed infine a Canneto, dando quindi indiretta conferma all’ipotesi che si tratti di un “corpo santo” della cui vita non si hanno notizie e quindi si è cercato di porre rimedio a ciò associandolo ad un personaggio storicamente certo.

Patronato: Adelfia Canneto (BA)

Emblema: Palma


La venerazione di San Vittoriano ad Adelfia Canneto in Puglia avvolge in un alone di mistero un "corpo santo" erroneamente identificato con il celebre martire cartaginese, entrambi commemorati il 23 marzo. La tradizione narra che le reliquie del martire africano, tra il VI secolo e il 1736, giunsero nelle catacombe romane di Protestato, per poi essere donate a una chiesa di Napoli e infine, nel 1753, alla comunità di Canneto che lo elesse suo patrono.
Tuttavia, l'inverosimiglianza di un martire africano sepolto in una catacomba romana, dimenticato per secoli anziché ricevere degna sepoltura in una chiesa, desta dubbi sulla sua identità. L'autorevole Bibliotheca Sanctorum, non menzionando alcuna traslazione delle reliquie da Cartagine a Roma, Napoli e Canneto, rafforza l'ipotesi che si tratti di un "corpo santo" di cui non si ha traccia storica, associato ad un personaggio noto per colmare il vuoto biografico.
La figura di San Vittoriano di Canneto, dunque, si configura come un enigma affascinante, un "corpo santo" avvolto nel mistero, la cui storia invita a esplorare le intricate vie della tradizione e del culto religioso, interrogandosi sulla natura stessa della santità e sulle complesse dinamiche di identificazione e devozione popolare.
Emerge, dunque, un'intrigante domanda: chi è realmente il San Vittoriano venerato a Canneto? Un martire cartaginese le cui reliquie hanno subito un rocambolesco viaggio? Un "corpo santo" di cui si è persa la memoria, inglobato nella leggenda del martire africano? La ricerca di una risposta definitiva alimenta il fascino di questo enigma storico-religioso, aprendo la strada a nuove ricerche e ipotesi che potrebbero gettare luce su un culto antico e sulle sue stratificazioni storiche.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-02-18

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