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Servo di Dio Stefano Gerbaudo Sacerdote

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Centallo, Cuneo, 30 luglio 1909 – Fossano, Cuneo, 30 settembre 1950

Sacerdote della diocesi di Fossano (in provincia di Cuneo), direttore spirituale del Seminario e assistente della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, innamorato dell’Eucaristia e della Madonna, direttore spirituale e formatore di schiere di giovani, raggiunge le vette dell’eroismo offrendo la sua vita per la santificazione della famiglia religiosa che ha fondato e per uno dei chierici affidati alla sua guida. Come risposta del cielo, un cancro lo stronca, lentamente e dolorosamente, ad appena 41 anni.


Don Stefano Gerbaudo nasce a Centallo (in provincia di Cuneo) il 30 luglio 1909, quinto di una famiglia di otto figli. Viene avviato molto presto al lavoro dei campi, ma a 14 anni sente un'improvvisa vocazione alla vita sacerdotale che nell'ottobre 1923 lo porta ad entrare nel seminario di Possano. Vince la sua scommessa contro quanti non credono alla solidità della sua vocazione e gli preannunciano insormontabili difficoltà negli studi; difficoltà che in effetti non mancano, ma che non gli impediscono, il 3 maggio 1935, di essere ordinato sacerdote dal vescovo di Possano, mons. Soracco.
Dopo un breve periodo di servizio pastorale nella Cattedrale di Possano viene destinato alla piccola parrocchia di Villafalletto, dove resta fino al 1939: pochi anni, che però sono sufficienti a lasciare un vivissimo ricordo di bontà e generosità sacerdotale, soprattutto in mezzo alla gioventù.
Nel settembre 1939 il vescovo di Fossano mons. Soracco lo richiama in seminario, affidandogli la direzione spirituale dei chierici. Poco dopo lo nomina anche Assistente diocesano della Gioventù Femminile di Azione Cattolica.
E' soprattutto a partire da questo periodo che la sua spiritualità acquista una chiara impronta eucaristica e mariana, che viene alimentata da una prolungata preghiera, da una continua penitenza, da una grande generosità che lo porta a distribuire ogni cosa ai poveri. Tra la gioventù, attraverso ritiri, giornate di spiritualità, profonde meditazioni, esercita una illuminata direzione spirituale che lo porta ad indirizzare molti alla vocazione sacerdotale e religiosa.
Sente l'urgenza e la necessità di numerosi e santi sacerdoti e per questo invita a "pregare, offrire, soffrire" per la santificazione dei sacerdoti. E proprio per venire in aiuto al sacerdote nello svolgimento del suo ministero, inizia a raccogliere attorno a sé un gruppo di ragazze generose, che il 2 maggio 1944 entrano a far parte della nuova famiglia che ha fondato. Le chiama "cenacoline" ed affida loro, insieme ad un grande amore per Gesù Eucaristia e per Maria "Regina degli Apostoli", il compito di "curare la santificazione propria ed altrui attraverso una più stretta collaborazione col Sacerdote".
Dopo aver dato prova di completa disponibilità e di incondizionata carità, la sua generosità lo porta a compiere un gesto eroico: offrire la propria vita per ottenere dal Signore la santificazione dei suoi chierici e delle sue Cenacoline. L'offerta viene compiuta, nel completo nascondimento e nel più rigoroso silenzio, nel mese di settembre 1948. Poco dopo la sua salute comincia a declinare fino a far diagnosticare, nel giugno 1950, un cancro alla spina dorsale che lo crocifigge in un letto della clinica Avagnina, a Fossano, tra spasimi indicibili. La sua "offerta di vittima fu accolta, ratificata dal Signore: in questa luce - e lo confermò anche Padre Pio - si deve vedere la dolorosa malattia che lo purificò, lo consumò secondo il misterioso progetto di Dio, facendone un'ostia santa, gradita a Dio".
Muore il 28 settembre 1950 promettendo: "Dal cielo vi sarò vicino, pregherò e lavorerò tanto per voi".
Oggi le sue Cenacoline, trasformatesi come istituto secolare in Missionarie Diocesane di Gesù Sacerdote, continuano a servire la Chiesa ed a perpetuare la sua ansia per la salvezza delle anime.


PREGHIERA

Signore Gesù, aiutaci a capire sempre più il grande Amore con il quale ci hai amati, con il sacrificio della Tua Vita offerto sull'altare della Croce ed a noi presenta to nel grande mistero dell'Eucaristia. Ti rendiamo grazie per il dono che hai fatto alla Tua Chiesa con la testimonianza di completa immolazione e di generosità sacerdotale del Tuo ministro Don Stefano Gerbaudo. Spronati dalla forza del suo esempio e aiutati dall'efficacia della sua preghiera, rendici docili alla Tua volontà e costruttori di amore e di pace nel nostro ambiente. Ti chiediamo anche, in spirito di completa sottomissione alla Tua volontà, la grazia...... che da Tè attendiamo confidando nella intercessione di questo Tuo sacerdote, dal quale speriamo una particolare protezione. Amen.


Autore:
Gianpiero Pettiti

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Aggiunto/modificato il 2006-12-11

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