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Serva di Dio Chiara Ricci Fondatrice

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Savona, 8 luglio 1834 - Castelspina, Alessandria, 1 ottobre 1900


Caterina Ricci nacque in una famiglia benestante di Savona l’8 luglio 1834, il padre discendeva da nobile famiglia e svolgeva alcune attività commerciali. Nina, come la chiamavano affettuosamente, seconda di cinque figli, crebbe serena fino a quando, all’età di tredici anni, morì la madre. Al dolore si unì la necessità di dover lasciare la scuola per occuparsi dei quattro fratelli. Un’altra sofferenza segnò la sua vita, quando il padre decise di sposarsi con una giovane parente della madre. Queste prove fecero però maturare in lei un amore per i giovani e la predisposizione ad educarli consacrandosi a Dio. Fino ai ventotto anni dovette occuparsi della famiglia poi, consigliata da un frate minore, il 19 marzo 1861 entrò nelle Terziarie Francescane di Nostra Signora del Monte di Genova, attratta dalla radicale povertà con cui l’istituto seguiva le orme del santo di Assisi. Il 21 giugno 1863 professò prendendo il nome di Chiara, in ricordo della mamma.
La giovane suora si distinse fin dai primi anni come educatrice e per la capacità di instaurare rapporti profondi con le giovani ragazze del Conservatorio del Monte. Alcuni anni dopo fu mandata a Rivalta Bormida (Alessandria) con la responsabilità di una casa di nuova fondazione. Le suore erano chiamate da un intraprendente frate di Castelspina, Padre Innocenzo Gamalero, ad occuparsi della scuola materna. In seguito fu affidata loro la scuola elementare e poi un educandato che Padre Innocenzo aveva aperto. Le suore stabilirono un ottimo rapporto con le ragazze e alcune di loro decisero di consacrarsi al Signore, tanto che si stabilì di aprire in paese un noviziato. Nel 1882 però, dopo alcune modifiche alla Regola Francescana operate dal vescovo di Genova e in seguito a difficoltà sopraggiunte con la Casa Madre, con sofferenza suor Chiara lasciò l’istituto. Si delineava un particolare disegno della Provvidenza: con l’aiuto di Padre Gamalero si trasferì il 5 agosto insieme a tre compagne a Castelspina dove il frate metteva a disposizione un terreno di sua proprietà. Il paese ne fu entusiasta e venne coinvolto nella costruzione della nuova casa religiosa. Nacquero così, nel 1884, le Suore Terziarie Angeline di San Francesco, fin dalle origini aggregate all’Ordine dei Frati Minori e il 12 dicembre ci furono le prime professioni. Chiara, con uno spirito autenticamente francescano ripeteva: "siate amanti della santa povertà: umiltà e semplicità in tutto". Mise l’Istituto sotto la protezione della Madonna degli Angeli, nel ricordo della Porziuncola, il luogo del perdono tanto caro a s. Francesco, da cui l’origine del nome "angeline". Negli anni a seguire si consacrò la cappella e da Roma arrivò un rescritto per il riconoscimento di diritto diocesano. Il 2 luglio 1889 furono approvate le prime costituzioni.
Grande impegno profusero i due fondatori per l’espansione dell’istituto, aprirono comunità presso scuole, orfanotrofi, ospedali e parrocchie. La serva di Dio trasmise alle sue "figlie" un grande amore per il prossimo, in qualunque situazione o modo fosse necessario. Donna "soavemente forte", dal grande carisma, Chiara seppe essere madre e sorella. Spinta dal desiderio di ricambiare l'amore che Dio le aveva donato, diceva: "se grande, se immenso è il beneficio ricevuto da Gesù nella vocazione religiosa, grande ed immensa deve essere la corrispondenza". Aveva una profonda spiritualità, nei suoi scritti leggiamo: "il coro è il luogo santo dove il Dio vivo e vero sempre ci guarda", "è nel silenzio che si sente la voce di Dio, nostro sposo", "guarda il crocifisso di frequente e poi medita le sue pene per cinque minuti: ciò farà tanto bene all’anima tua". Per più di quindici anni fu formatrice e guida, voleva le sue suore autentiche sorelle in mezzo alla gente: "sapete cosa vuole Gesù, cosa desidero io? È che adempiate con precisione ai vostri doveri: di ubbidienza, di povertà, di buon esempio, di carità scambievole e del distacco da tutto", "Abbandoniamoci fiduciosamente al volere divino con una illuminata confidenza in Dio". Era anche una donna concreta: "Di fronte alla chiamata di Dio potremmo avere la tentazione di cancellare sogni e progetti grandi, pensando che tanto non sono realizzabili. Ma la nostra vocazione non è slegata dalla nostra vita quotidiana; anzi, proprio in essa trova la sua origine. Infatti le nostre capacità e le nostre inclinazioni rientrano pienamente in quella chiamata specifica che Dio ci rivolge".
Nei suoi ultimi anni di vita Madre Chiara fu provata da dure sofferenze, sia fisiche che spirituali, ma lei ripeteva: "Dio sa quello che fa. Adoriamo ed abbracciamo il suo divino volere", "Tu, Signore, sei la mia speranza e la mia fiducia". Nel 1898 si tenne un Capitolo Generale per l’approvazione delle nuove Costituzioni. La Fondatrice fu deposta da superiora generale, la curia venne trasferita a Torino nel giugno 1899, insieme alla casa di formazione, mentre a Castespina fu lasciata insieme ad alcune sorelle anziane. Gravemente malata, diede fino all’ultimo un luminoso esempio di fede. Nella notte del 1° ottobre 1900 spirò benedicendo tutte le sue figlie. Fu sepolta nel piccolo cimitero del paese fino al 1923, quando i suoi resti mortali furono traslati nella cappella dell’istituto.
Nel 1928 ci fu il riconoscimento della congregazione di diritto pontificio, dieci anni dopo la definitiva denominazione di suore francescane angeline e l’apertura alle missioni. Dopo la presenza di tre anni in Cina, fallita a causa della Rivoluzione comunista, le suore hanno dato vita ad una missione in Bolivia (nel 1948), poi in Argentina e Brasile, nel 1978 in Africa, in Tchad, uno dei paesi sub sahariani più poveri e dal 1996 in Congo. Lo spirito della Fondatrice vive così anche in terre lontane. Le varie comunità sono impegnate nella scolarizzazione dei giovani, nell’assistenza sanitaria e nella catechesi. Un’associazione laica di spiritualità è sorta per far conoscere insieme alle suore il carisma della serva di Dio, mentre nel 2003 si è conclusa ad Alessandria la fase diocesana del processo di beatificazione.


PREGHIERE

Padre buono, che doni la vita agli uomini e nel tuo amore li chiami tutti alla comunione con te, concedimi, per intercessione di Madre Chiara Ricci, la grazia che con tanta fiducia ti chiedo, sicuro che tu conduci tutto al bene. Gloria
Signore Gesù, che hai condiviso la debolezza della nostra condizione e con la tua morte e risurrezione hai riconciliato tutti con il Padre, fa' che io possa sempre sperimentare la forza del tuo amore che ti prego di manifestare, per intercessione di Madre Chiara Ricci, anche nella presenta necessità. Gloria
Spirito Santificatore, tu che sei la forza dei deboli e la consolazione di quanti sperano in te, fa' che il mio cuore sia aperto alla tua opera di santificazione ed esaudisci la preghiera che ti rivolgo per intercessione di Madre Chiara Ricci, per la gloria di Dio e per il bene dei fratelli. Gloria
O Dio che sei il sommo bene, tutto il bene, tu hai concesso alla tua serva, Madre Chiara Ricci, di vivere nella costante adesione alla tua volontà e in fiducioso abbandono a Te, testimoniando un grande amore alla povertà e un servizio generoso ed attento ai bisogni dei fratelli.
Ti preghiamo di glorificarla nella tua Chiesa affinché, seguendo il suo esempio, anche noi ci sentiamo spinti ad amarti con tutto il cuore e a proclamare a tutti la tua bontà di Padre. Amen!


Preghiera per te, giovane, che sei alla ricerca della volontà di Dio sulla tua vita...
Signore, tu hai condotto Madre Chiara per le strade della vita, trovando in lei una disponibilità piena a seguirti dovunque la chiamavi. Aiuta anche me, tu che sei il maestro, a seguirti lungo la strada che mi indichi. Tu mi chiedi di imitarti, per raggiungere la mia pienezza. Cosa farò? Come mi comporterò? Solo tu sai la risposta, solo tu se la fonte. Per intercessione di Madre Chiara, ti prego: guidami dovunque mi vuoi e ti seguirò; dammi la tua forza, e ti aiuterò; illuminami e sarò luce; liberami, e sarò cammino anche per altri.


PER INFORMAZIONI
Suore Francescane Angeline (sr. Chiara o sr. Mary)
www.angeline.it
Tel:06-66418021
E-mail: [email protected]


Autore:
Daniele Bolognini

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Aggiunto/modificato il 2009-03-20

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