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Beata Giuseppa del Purissimo Cuore di Maria (Giuseppa Panyella e Doménech) Vergine e martire

23 luglio

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† Barcellona, Spagna, 23 luglio 1936

Suor Giuseppa del Purissimo Cuore di Maria (Giuseppa Panyella e Doménech), nacque il 7 gennaio del 1865 in Sant’Andrea della Barca, diocesi di Barcellona. A 21 anni entrò nel convento delle Monache Minime di Barcellona come Sorella conversa e a novembre del 1887 fece la professione dei voti solenni. Il suo lemma era sorridere sempre. Fu martirizzata a 71 anni di età e 49 di vita religiosa. E' stata beatificata il 13 ottobre 2013 con altre consorelle Minime Scalze di San Francesco di Paola.



Nacque a Sant Andreu de la Barca (Barcellona), figlia del contadino Jaume Panyella e di María del Carmen Domènech. Venne battezzata il giorno seguente, con i nomi di  Josepa (catalano per “Josefa”) Rosalia Florentina. A  ventun anni venne ammessa come oblata o sorella conversa nel convento delle Monache Minime di Barcellona ed emise la professione religiosa nel novembre 1887, prendendo il nome di suor Giuseppa del Purissimo Cuore di Maria.
Due consorelle che la conobbero rilasciarono, nel 1988, alcune testimonianze giurate. Suor Concepción di Gesù riferì: «Il suo motto era sorridere sempre. Si distingueva in tutte le virtù. Era molto ordinata. Già anziana, poiché a causa della sua età non poteva lavorare nella cucina dell’infermeria, si occupava di raccogliere le foglie del giardino. Aveva una grande inclinazione per il canto».
Suor Teresita di Gesù Bambino, dal canto suo, affermò: «Era molto allegra. Non poteva più fare lavori di cucina; tuttavia, la sua disponibilità era tale che badava sempre a vedere in cosa poteva aiutare, e a volte pelava le patate, lavava la verdura... Quando andavamo in ricreazione con la madre maestra, molte volte alla grotta di Lourdes c’imbattevamo in suor Giuseppa, che andava raccogliendo le foglie con la carriola, la paletta e la scopa. A vederla così anziana, correvamo tutte da lei. Ci parlava in catalano e non la capivamo, ma, soltanto col suo sorriso e la sua semplicità, era un grande esempio per noi».
Allo scoppio della guerra civile spagnola, venne costretta ad abbandonare il convento e, insieme a otto consorelle e a Lucrecia Garcia Solanas, sorella di sangue di una di loro, si rifugiò in un edificio vicino, la Torre Arnau.
Alle tre e mezza della notte del 23 luglio, alcuni miliziani, informati da Esteban, il portinaio del convento, assaltarono la torre in cerca di dieci monache. Entrati nella sala da pranzo, videro nove donne che recitavano il Rosario e chiesero chi di loro fosse la superiora, per ottenere da lei i valori del convento.
Le nove monache e Lucrecia vennero gettate in un camion e, dopo essere fatte scendere, torturate e uccise. Al momento del martirio, suor Giuseppa del Purissimo Cuore di Maria aveva settantuno anni, di cui quarantanove di vita religiosa. Insieme alle sue compagne di martirio, è stata beatificata a Tarragona il 13 ottobre 2013, inclusa nel più vasto gruppo di cinquecentoventidue martiri caduti durante la guerra civile spagnola.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2013-12-07

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