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Beato Riccardo Lloyd Giovane laico, martire

30 agosto

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Anglesea, Galles, circa 1566 – Tyburn, Londra, 30 agosto 1588

Richard Lloyd (detto anche Flower, Floyd, Flud e Graye) è uno di quei laici che, semplicemente per aver aiutato un sacerdote offrendogli da bere, nel suo caso padre William Horner, venne imprigionato e giustiziato il 30 agosto 1588, a circa ventidue anni. È stato beatificato il 22 novembre 1987.

Martirologio Romano: A Londra in Inghilterra, santa Margherita Ward, martire, che, sposata, fu condannata a morte sotto la regina Elisabetta I per avere aiutato un sacerdote e accolse con animo lieto il martirio dell’impiccagione a Tyburn. Nello stesso luogo, subirono insieme a lei il martirio i beati Riccardo Leigh, sacerdote, e i laici Edoardo Shelley e Riccardo Martin, inglesi, Giovanni Roche, irlandese, e Riccardo Lloyd, gallese, il primo perché sacerdote, gli altri per avere dato ospitalità a dei sacerdoti.


Il cognome di questo personaggio si trova riportato nelle varianti Lloyd, Floyd, Flud, Graye e Flower, quest’ultima adottata nel decreto di beatificazione, mentre il Martirologio Romano lo segnala come “Lloyd”.
Discendente da una famiglia nobile di Anglesea, nacque probabilmente in quell’isola del Galles intorno al 1566. Molto intelligente e dotato, venne educato al cattolicesimo dal fratello Owen; aveva ancora vive la madre e due sorelle.
Nel 1588 venne arrestato a Londra, nell’ambito della persecuzione istigata dal Duca di Leicester. La causa dell’arresto viene dichiarata, da un documento dell’epoca, come tradimento per aver semplicemente offerto un quarto di vino a padre William Horner, in base agli Statuti in vigore.
Probabilmente anche a lui venne sottoposta la “bloody question”, ovvero la domanda su come si sarebbe comportato in caso d’invasione armata dell’Inghilterra da parte dell’esercito del Papa: tuttavia, l’indicazione “prendere la parte della R[egina]”, accanto al suo nome nell’elenco dei condannati, era sbarrata.
Richard subì quindi l’impiccagione al Tyburn di Londra il 30 agosto 1588, a circa ventidue anni.
Suo fratello Owen, invece, dopo dieci anni trascorsi come missionario in patria, venne tradito e imprigionato a Londra, ma dopo sei mesi venne liberato. Probabilmente a causa della morte del fratello, la sua fine terrena venne accelerata: venne ricoverato nella capanna di un povero, dove morì a circa quarantacinque anni il 22 marzo 1590 o 1591.
La causa di beatificazione di Richard Lloyd e di altri potenziali martiri venne introdotta il 9 dicembre 1886, ma il decreto sul martirio venne promulgato solo dopo cent’anni e numerosi riesami, il 10 novembre 1986. Il 22 novembre 1987 Lloyd, inserito in un gruppo di ottantacinque martiri inglesi, venne beatificato.
Il Martirologio Romano, invece, lo ricorda insieme ai suoi effettivi compagni, impiccati nello stesso giorno e nello stesso luogo, anche se sono stati beatificati (o, nel caso di Margaret Ward, canonizzati) in date differenti.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2014-05-12

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