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Beati Martiri Albanesi (Vincenzo Prennushi e 37 compagni)

5 novembre

† Albania, 1945/1974

Tra i numerosissimi cattolici di nazionalità albanese, che durante il regime comunista (1944-1991) hanno subito prigionia, torture e falsi processi, nel tentativo di sradicare il Vangelo e la cultura di un intero popolo, sono stati selezionati i nomi di 38 candidati agli altari, capeggiati dall’arcivescovo di Durazzo, monsignor Vincenzo Prennushi. La lista comprende due vescovi, 21 sacerdoti diocesani, 7 sacerdoti francescani, 3 gesuiti (due sacerdoti e un fratello coadiutore), un seminarista e quattro laici (compresa un’aspirante religiosa). Sono stati beatificati il 5 novembre 2016, nella piazza davanti alla cattedrale di Santo Stefano a Scutari.



Secondo alcune stime, in Albania, sotto il regime comunista negli anni 1944-1991, sono stati uccisi cinque vescovi, sessanta sacerdoti, trenta religiosi francescani e tredici gesuiti, dieci seminaristi e otto suore, senza contare i laici.
Le accuse con le quali venivano arrestati, torturati e a volte sottoposti a processi dall’esito già scritto erano principalmente due: quella di essere spie della Santa Sede e, specie nel caso di quanti avevano avuto contatti con l’Europa, di essere collaborazionisti del nazismo o del fascismo. C’era anche un ulteriore motivo: dato che molti sacerdoti erano anche letterati, eliminandoli fisicamente s’intendeva dare anche un duro colpo all’identità nazionale.
La dolorosa situazione dei cattolici albanesi ebbe fine quando, il 4 novembre 1990, la celebrazione di una Messa al cimitero cattolico di Scutari segnò la ripresa della pubblica professione di fede. Da allora, la memoria di quanti avevano dato la vita per la fede si è intensificata e ha portato alla richiesta d’introdurre la causa di beatificazione per alcuni di essi.
Quindi il 10 novembre 2002, nella cattedrale di Scutari, alla presenza del cardinal Crescenzio Sepe, all’epoca Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli, è stata introdotta la fase diocesana del processo per accertare l’effettivo martirio di 38 candidati, capeggiati da Vincenzo Prennushi (al secolo Kolë), religioso dei Frati Minori e arcivescovo di Durazzo. La lista comprende due vescovi, 21 sacerdoti diocesani, 7 sacerdoti francescani, 3 gesuiti (due sacerdoti e un fratello coadiutore), un seminarista e quattro laici.
Contemporaneamente, ma in maniera distinta, sono cominciate le cause del francescano padre Luigi Paliq, morto nel 1913, e del sacerdote diocesano don Gjon Gazulli, ucciso nel 1927; le loro sono state considerate “cause storiche”.
Le tre inchieste sono state concluse l’8 dicembre 2010, sempre nella cattedrale di Scutari, alla presenza del cardinale Claudio Hummes, Prefetto Emerito della Congregazione per il Clero, e convalidate con decreto del 9 marzo 2012.
Papa Francesco si è così espresso il 21 settembre 2014, nel corso del suo viaggio apostolico in Albania, precisamente durante la celebrazione dei Vespri nella cattedrale di Scutari: «In questi due mesi, mi sono preparato per questa visita, leggendo la storia della persecuzione in Albania. E per me è stata una sorpresa: io non sapevo che il vostro popolo avesse sofferto tanto! Poi, oggi, nella strada dall’aeroporto fino alla piazza, tutte queste fotografie dei martiri: si vede che questo popolo ancora ha memoria dei suoi martiri, di quelli che hanno sofferto tanto! Un popolo di martiri…».
Non molto tempo dopo, ossia nel mese di luglio 2015, sono stati presentati alla Congregazione vaticane delle Cause dei Santi i due volumi della “positio super martyrio” di monsignor Prennushi e dei suoi 38 compagni. Il 17 novembre dello stesso anno i consultori teologi si sono pronunciati favorevolmente circa l’effettiva morte in odio alla fede dei potenziali martiri. Il 26 aprile 2016, ricevendo in udienza il cardinal Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto che ufficializzava il loro martirio.
La loro beatificazione è stata fissata al 5 novembre 2016, sulla piazza della cattedrale di Santo Stefano a Scutari; a presiederla, in qualità di delegato del Santo Padre, il cardinal Amato.

Nel presentare l’elenco che segue, ordinato in base alle date di morte dei singoli Beati, precisiamo che, nel caso dei religiosi, il nome al secolo è riportato tra parentesi tonde, mentre quello religioso è italianizzato. Nelle singole schede, invece, è italianizzato anche il nome proprio di quelli che non sono religiosi. Quando possibile, verrà inserito il numero della scheda relativa al singolo personaggio.


97000 - Lazër Shantoja, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 5 marzo 1945 a Tirana

97003 - Ndre Zadeja, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 25 marzo 1945 a Scutari

92209 - Giovanni Fausti, sacerdote gesuita
95819 - Giovanni (Kolë) Shllaku, sacerdote francescano
92220 - Daniel Dajani, sacerdote gesuita
Qerim Sadiku, laico dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
96993 - Mark Çuni, seminarista dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
Gjelosh Lulashi, laico dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
 † 4 marzo 1946 a Scutari

97010 - Alfons Tracki, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 18 luglio 1946 a Scutari

Fran Mirakaj, laico coniugato dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† settembre 1946 a Tirana

97015 - Josef Marxen, sacerdote dell’Arcidiocesi di Tirana-Durazzo
† 16 novembre 1946 a Tirana

95815 - Bernardino (Zef) Palaj, sacerdote francescano
† 2 dicembre 1946 a Scutari

97017 - Luigj Prendushi, sacerdote della Diocesi di Sapë
† 24 gennaio 1947 a Shelqet, Scutari

97018 - Dedë Maçaj, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 28 marzo 1947 a Përmet

97019 - Mark Gjani, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 1947 a Shën Pal, Mirditë

95822 - Serafino (Gjon) Koda, sacerdote francescano
† 11 maggio 1947 a Lezhë

92221 - Gjon Pantalia, fratello gesuita
† 31 ottobre 1947 a Scutari

97021 - Anton Zogaj, sacerdote dell’Arcidiocesi di Tirana-Durazzo
† 9 marzo 1948 a Durazzo

97001 - Frano Gjini, vescovo e abate nullius di Sant’Alessandro a Orosh (attualmente in Diocesi di Rrëshen)
95821 - Mattia (Pal) Prennushi, sacerdote francescano
95816 - Cipriano (Dedë) Nika, sacerdote francescano
† 11 marzo 1948 a Scutari

95817 - Dedë Plani, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 30 aprile 1948 a Scutari

97020 - Ejëll Deda, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 12 maggio 1948 a Scutari

97023 - Anton Muzaj, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† primavera 1948 a Scutari

Pjetër Çuni, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 31 luglio 1948 (data probabile) a Koplik, Scutari

97024 - Josif Papamihali, sacerdote dell’Amministrazione apostolica dell’Albania del Sud (Rito greco-cattolico albanese)
† 26 ottobre 1948 a Maliq, Coriza

92980 - Aleksander Sirdani, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 26 dicembre 1948 a Koplik, Scutari

95823 - Vincenzo (Kolë) Prennushi, sacerdote francescano, arcivescovo di Durazzo
† 20 marzo 1949 a Durazzo

97025 - Jak Bushati, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 4 aprile 1949 a Lezhë

95818 - Gaspare (Mikel) Suma, sacerdote francescano
† 16 aprile 1950 a Scutari

94615 - Maria Tuci, giovane laica, aspirante delle Suore Stimmatine
† 24 ottobre 1950 a Scutari

97032 - Jul Bonati, sacerdote dell’Arcidiocesi di Tirana-Durazzo
† 5 novembre 1951 a Scutari

95820 - Carlo (Ndue) Serreqi, sacerdote francescano
† 4 aprile 1954 a Burrel, Scutari

97033 - Ndoc Suma, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 22 aprile 1958 a Scutari

97037 - Dedë Malaj, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 12 maggio 1959 a Scutari

97035 - Marin Shkurti, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† aprile 1969 a Scutari

97034 - Shtjefën Kurti, sacerdote dell’Arcidiocesi di Tirana-Durazzo
† 20 ottobre 1971 a Fushe, Krujë

97036 - Mikel Beltoja, sacerdote dell’Arcidiocesi di Scutari-Pult
† 10 febbraio 1974 a Scutari


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2017-01-11

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