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Sant' Eufrasio di Illiturgi Vescovo e martire

15 maggio

E' uno dei sette Varones Apostolicos e avrebbe fondato, secondo la passio, la sede di Illiturgi, oggi Andujar, in Spagna. Le reliquie sarebbero state portate a Samos (Galizia) in occasione dell'invasione dei musulmani. Nel 1576, su richiesta di re Filippo II, parte di esse fu data al monastero di san Lorenzo dell'Escorial e parte alla città di Anujar.  La memoria di Eufrasio è posta al 15 maggio, insieme con i compagni; il Ferrari lo ricorda anche il 18 maggio, come patrono di Jaén, e lo pseudo-Dexter lo identifica, a torto, con il vescovo di cui fanno memoria al 14 gennaio il Martirologio Geronimiano, il Martirologio Romano e quello di Usuardo. Ad Aiaccio è venerato come patrono un Eufrasio che, secondo il Lanzoni, potrebbe essere il vescovo di Illiturgi.



Sant'Eufrasio di Illiturgi, figura emblematica del cristianesimo primitivo, viene annoverato tra i sette "Varones Apostolicos", ovvero i discepoli diretti degli apostoli. La sua vita, avvolta nel fascino della tradizione e della leggenda, lo dipinge come un instancabile missionario e un vescovo zelante, consacrato alla diffusione della fede nella penisola iberica.
Le informazioni sulla nascita e sulla giovinezza di Sant'Eufrasio sono scarse e frammentarie. Si presume che sia nato in Spagna, in un'epoca imprecisata tra la fine del I secolo e l'inizio del II. Secondo la tradizione, ricevette la consacrazione episcopale da San Pietro apostolo in persona, divenendo così uno dei primi vescovi della penisola iberica.
La sua missione si concentrò nella regione di Illiturgi, antica città romana situata nell'odierna Andalusia, dove si dedicò con fervore alla predicazione del Vangelo e alla fondazione di comunità cristiane. La sua opera missionaria ebbe un impatto profondo sulla popolazione locale, portando alla conversione di numerose persone e alla radicazione del cristianesimo nella regione.
Secondo la tradizione, Sant'Eufrasio subì il martirio durante la persecuzione di Diocleziano, che imperversò tra il 303 ed il 313 d.C. La data precisa del suo martirio non è certa, ma si ipotizza che sia avvenuto intorno al 304 d.C.
La figura di Sant'Eufrasio assunse presto grande importanza nel panorama religioso spagnolo. Le sue reliquie, inizialmente custodite a Illiturgi, furono trasferite a Samos, in Galizia, per preservarle dall'invasione musulmana. Nel XVI secolo, parte di esse furono donate al monastero di San Lorenzo dell'Escorial, per volere del re Filippo II, mentre un'altra porzione fu concessa alla città di Andújar, che lo venera come patrono.
La memoria di Sant'Eufrasio è celebrata il 15 maggio, insieme agli altri "Varones Apostolicos". Il suo culto è diffuso in diverse regioni della Spagna, in particolare in Andalusia e Galizia, dove è considerato un simbolo di fede e tenacia.


Autore:
Franco Dieghi

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Aggiunto/modificato il 2024-04-04

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