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> Home > Sezione Servi di Dio > Serva di Dio Teresa (Annunziata Addolorata) Lanfranco Condividi su Facebook Twitter

Serva di Dio Teresa (Annunziata Addolorata) Lanfranco Religiosa

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Gallipoli, Lecce, 24 marzo 1920 - Roma, 8 giugno 1989

Annunziata Addolorata (detta Ada) Lanfranco nacque a Gallipoli, in provincia di Lecce e diocesi di Nardò-Gallipoli, il 24 marzo 1920. A circa diciassette anni incontrò, lungo la riva del mare di Gallipoli, Elisa Martinez, che aveva da poco iniziato a Botrugno una nuova comunità religiosa: vi entrò il 17 settembre 1937. La comunità si trasferì a Miggiano nel 1938, diventando la Pia Unione delle Suore dell’Immacolata. Il 20 marzo 1938, con la vestizione religiosa, Ada divenne suor Teresa, prendendo il nome da santa Teresa di Lisieux, cui era particolarmente devota. Tre anni più tardi, con l’erezione in Istituto di Diritto Diocesano, la comunità ricevette il nome definitivo di Figlie di Santa Maria di Leuca. Madre Teresa accompagnò madre Elisa nel percorso di consolidamento del nuovo Istituto, in qualità di Maestra delle novizie, poi di Vicaria, ma soprattutto come discepola e confidente. Affrontò i tempi difficili della seconda guerra mondiale e quelli in cui l’autorità della fondatrice fu duramente messa in discussione, pregando e offrendo le sofferenze che viveva, a cui si aggiungevano quelle causate dal diabete mellito. Morì a Roma l’8 giugno 1989. L’Inchiesta Diocesana della sua Causa di Beatificazione e Canonizzazione si svolse dal 14 luglio 2018 al 20 luglio 2019 presso la Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. I suoi resti mortali riposano nella cappella della Casa Generalizia a Roma in via Tiberina, accanto a quelli di madre Elisa Martinez (beatificata nel 2023).



La Serva di Dio madre Teresa Lanfranco, dichiarata all’anagrafe con il nome di Annunziata Addolorata, nacque a Gallipoli (Le) il 24 marzo 1920 da Pietro Paolo e Chiara Lucrezia Zante. Trascorse i primi anni della sua infanzia tra le mura domestiche, ricevendo dai suoi genitori buoni esempi di vita cristiana e umana, coronati dalla frequenza assidua in parrocchia. Da sua madre mutuò una grande devozione a Maria Santissima; con lei recitava quotidianamente il Rosario, preghiera mariana a cui fu costantemente legata.
All’età di circa 17 anni Ada (come familiarmente veniva chiamata) incontrò lungo la riva del mare di Gallipoli la giovane Elisa Martinez, (1905-1991), che a Botrugno (Le) nel 1934 aveva messo le radici per una nuova fondazione di vita religiosa. Fu un incontro provvidenziale! Infatti, la giovane Lanfranco, come avvenne per i primi discepoli di Gesù, senza esitare, subito decise di entrare a far parte della piccola comunità di Botrugno: era il 17 settembre 1937. Entusiasta del carisma posto sotto la protezione della Vergine Maria e, inizialmente, orientato all’apostolato parrocchiale e all’educazione delle ragazze, divenne sin dal primo istante la fedelissima discepola e confidente della Fondatrice.
Nel 1938 la comunità di Botrugno si traferì nella vicina Miggiano e, trovando accoglienza da parte del parroco, don Luigi Cosi, si diede inizio alla Pia Unione delle Suore dell’Immacolata. Il giorno della vestizione religiosa, avvenuta il 20 marzo 1938, Annunziata Addolorata prenderà il nome di suor Teresa, in onore della Santa di Lisieux, a cui era tanto devota.
Il 15 agosto 1941 il vescovo di Ugento, mons. Giuseppe Ruotolo, eresse la Pia Unione in Istituto di Diritto Diocesano, suggerendo il nuovo nome dell’Istituto: “Figlie di Santa Maria di Leuca”, in omaggio al maggior Santuario Mariano presente in Diocesi e nel Salento e il 17 agosto dello stesso anno le prime suore “Figlie di Santa Maria di Leuca”, emisero la prima professione religiosa.
Suor Teresa, per maturità, per esempio di vera religiosa e di preclare virtù dimostrate, appena ventunenne fu scelta dalla Madre Fondatrice come guida delle candidate alla vita religiosa, nel ruolo di Maestra delle novizie. Per suo nutrimento spirituale e per essere all’altezza del delicato compito che le era stato affidato, si rifugiava continuamente ai piedi di Gesù presente nella Santissima Eucaristia, chiedendo luce, ispirazione, sostegno e conforto. “Madre Teresa – afferma una sua novizia– era una donna di grande preghiera e così voleva anche noi. Non mancava occasione per correre in cappella e visitare il Santissimo Sacramento. A tarda sera tornava in cappella per l’ora santa”. Così esortava le sue discepole: “La santità è fatta di piccole cose messe insieme giorno dopo giorno, come un mosaico realizzato da piccoli tasselli. E’ nella fedeltà nel quotidiano che ci santifichiamo; quel quotidiano che può diventare monotono se non lo viviamo alla luce di Dio”.
Per incrementare lo sviluppo del nascente Istituto, la Fondatrice ebbe la “libertà” di dirigersi per le fondazioni, non solo a Roma ma anche nel Nord Italia. Tutto questo lo potette fare grazie al rispetto e alla indiscussa fedeltà della sua collaboratrice, madre Lanfranco. Intanto nel 1943 la Congregazione Religiosa delle Figlie di Santa Maria di Leuca ottenne la grande consolazione del Decreto di erezione di Diritto Pontificio.
I tempi duri e tristi della Seconda Guerra Mondiale separarono per tanti anni queste due anime gemelle: madre Elisa, sostenendo le suore delle case del Nord, madre Teresa  a Miggiano, custodendo e incrementando il gregge del Sud. Si ritrovarono nel dopo–guerra come se gli anni non le avessero mai separate e con la famiglia religiosa aumentata di numero.
Nel 1946 madre Teresa Lanfranco si trasferì con il Noviziato a Roma nella nuova sede della Casa Generalizia in viale Gorizia. Nel 1958, sia la Casa Generalizia che il Noviziato troveranno la definitiva residenza a Prima Porta. In questi anni, mentre la Congregazione andava delineandosi nel suo carisma apostolico, caritativo, missionario, a vantaggio delle madri nubili e dell’infanzia abbandonata, degli emarginati, dei carcerati, degli emigranti, oltre che per la catechesi nelle parrocchie e per l’educazione della prima infanzia, la Fondatrice riprese i suoi lunghi ed estenuanti viaggi per estendere l’Opera in diverse parti del mondo, a cominciare dal resto dell’Europa (Svizzera, Belgio, Francia), fino a raggiungere l’America (Stati Uniti e Canada) e l’Australia.
Madre Teresa continuò a camminare e ad agire sempre in sintonia di intenti, anche quando la tempesta del maligno si scatenò nella storia dell’Istituto, istigando alcune suore alla ribellione. Si pensi alla grande prova degli anni 1949-1953 generata da un piccolo gruppo di suore partite negli Stati Uniti e a quella del 1965 esplosa durante il Secondo Capitolo Generale della Congregazione, allorquando madre Elisa non risultò più Superiora Generale.
Madre Lanfranco, in quest’ora di buio, guidata dalla luce divina offrì tutto nel silenzio per il bene dell’Istituto. E Dio premiò la sua Serva fedele che continuò a scegliere la vita nascosta, guidando e sostenendo il resto delle suore. La Fondatrice vide i frutti del sacrificio e della preghiera della sua Vicaria attraverso i nuovi e più ampi orizzonti che si aprirono dinanzi alla Congregazione, quando a volo di colomba si diresse per le vie del mondo, aprendo nuove case in Europa (Spagna e Portogallo) e in Asia (India e Filippine).
La Serva di Dio madre Teresa Lanfranco soffrì molto a causa del diabete mellito, manifestatosi all’età di trentasei anni, male che creò anche seri problemi alla vista e al cuore; ma queste continue sofferenze non le fece mai pesare, in quanto per innato altruismo si era sempre annientata a vantaggio degli altri.
Gli ultimi anni di vita sembrava essersi “fatta preghiera”. Sentiva che il Signore la voleva ormai tutta per sé. Si andò preparando all’incontro con lo Sposo Divino con grande spirito di fede, offrendo le ultime sofferenze e la sua preghiera per la Chiesa, l’incremento dell’Istituto, la santificazione di ogni suora, dei sacerdoti e dell’umanità intera.
Morì a Roma l’8 giugno 1989, dopo aver desiderato e ricevuto ardentemente il conforto dei Sacramenti. Alla sua morte un sacerdote ebbe a dire alle sue suore: “Tra voi è vissuta una santa, madre Teresa. Sentitela già alla presenza di Dio ad intercedere per voi!”.
Per la sua fama di santità sempre più in crescendo, il 14 luglio 2018, presso la Basilica Santuario di Santa Maria di Leuca, è stata introdotta la Causa di Beatificazione e Canonizzazione. L’ultima sessione dell’Inchiesta Diocesana si è celebrata il 20 luglio 2019.
I suoi resti mortali riposano nella Cappella della Casa Generalizia delle Figlie di Santa Maria di Leuca di Via Tiberina - Roma, accanto al sepolcro della Fondatrice, la Beata madre Elisa Martinez.


Autore:
Mons. Sabino Amedeo Lattanzio, Postulatore

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Aggiunto/modificato il 2023-07-02

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