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Venerabile Maria Paola Muzzeddu Fondatrice

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Aggius, Sassari, 26 febbraio 1913 - Aggius, Sassari, 12 agosto 1971

Paola nacque ad Aggius (Sassari) il 26 febbraio 1913. Fin da giovanissima dimostrò una speciale inclinazione verso la preghiera e le opere di misericordia. La Madonna, nell’interiore comunione spirituale, la ispirava nel dicembre 1943, a Li Reni-Viddalba, a dar vita a un’opera di apostolato a favore della virtù della Purezza. Ella diede inizio alla fondazione in Sassari il 5 dicembre 1947, Festività della Madonna del Rosario, col proposito di predicare il Vangelo della Purezza a imitazione della Beata Vergine, invocata col titolo di “Mater Purissima”. Visse, col medesimo spirito, tutta la sua esistenza; molte anime abbracciarono lo stesso ideale, attratte dall’esempio della Fondatrice. Le sue opere sono testimonianza della sua santità. Il 12 agosto 1971, al suono dell’Angelus, dopo aver offerto la sua vita per la santificazione dei sacerdoti, concluse ad Aggius nel silenzio e nell’amore il suo pellegrinaggio terreno.
La sua salma riposa a Sassari nella Cripta della Chiesa fatta costruire in omaggio alla Madonna.



I primi anni
Paola, nota “Pauledda”, nasce ad Aggius (provincia di Sassari, Sardegna) il 26 febbraio 1913. La sua vita è caratterizzata fin da subito da particolari esperienze che la plasmano spiritualmente («Sentivo la presenza di Dio come una persona che parla!»); dalla tenera età riceve infatti la grazia di avvertire intimamente quanto dolore provi il Signore per i peccati commessi dagli uomini e quanto sia importante pregare in atto di riparazione come gesto d’amore a Dio e per la salvezza dei peccatori. Paola inizia a vivere una quotidianità improntata sul sacrificio, mortificazioni, penitenze, veglie notturne, ma sempre col conforto della preghiera (addirittura la recita di 7 rosari di 15 poste al giorno).

1943: l’Ispirazione dell’Opera
Nel novembre del 1943, la giovane Paola e la migliore amica Maria raggiungono Viddalba-Li Reni (allora frazione di Aggius) e alloggiano per qualche tempo presso la famiglia di alcuni parenti di quest’ultima. Il casolare è ubicato in un luogo isolato. Il raccoglimento è sempre intenso perché l’ambiente è idoneo alle esigenze spirituali di vita di Paola: recita continuata del Santo Rosario, quotidianamente la sua anima si intrattiene in adorazione del Santissimo Sacramento e si unisce spiritualmente alla Santa Messa rivolta verso la Cattedrale di Castelsardo. Paola, al solito, svolge i lavori di sartoria e prega costantemente unita a Dio. Prega per avere una casa dove realizzare un Laboratorio-scuola nel quale accogliere le giovani fisicamente più deboli per avviarle ad un percorso spirituale e ad un mestiere meno faticoso e retribuito. Nel clima di questo raccoglimento il Signore le fa capire gradualmente che vuole una Comunità di Suore. Il 23 dicembre, giorno ricordato ogni anno come Anniversario dell’Ispirazione dell’Opera, Paola coglie la dimensione mariana della futura Comunità.  Paola e Maria insieme alle cugine Giovanna Maria, Caterina e Battistina si svegliano presto e si recano nella stanza riservata a fare il pane. Iniziano a impastare e insieme recitano le preghiere del mattino, il Santo Rosario, ascoltando spiritualmente la Santa Messa. Nel frattempo Paola nell'intimità della preghiera, pensando alla comunità di suore, chiedeva incessantemente: «Come le vestiremo?». Ultimato il Rosario, nella stanza rimangono solo Paola e Maria. La ragazza non smette di pregare, sempre con la stessa domanda, quando all'improvviso…«Sento una voce, sollevo gli occhi e vedo la Madonna, che guardandomi con un dolce sorriso e le braccia aperte dice: “Paola...come me vestite”.  Mi ha lasciato una grande luce e ho capito: vestito celeste e cordone bianco alla vita. La Madonna era vestita come la Madonna del Rosario, senza manto, senza velo, i capelli divisi nel mezzo e il colore del viso era leggermente bruno roseo. Quando è andata via ho sentito come un vento che mi ha sollevata e stavo cadendo...subito mi sono seduta e Maria mi ha detto: “Se ti sentivi male perché ti sei alzata?”, “Mi sento bene – le ho risposto- ...se sapessi!”». La Madonna rivela a Paola che il suo desiderio è quello di una Comunità di anime consacrate dall’abito azzurro e velo bianco, con la missione d’annunciare al mondo il Vangelo della Purezza. Nei giorni successivi Paola riceve altre “illuminazioni” dalla Madre Celeste riguardo la futura Opera: «Sarete un segno di purezza tutto per me!». La Madonna rivela inoltre il “titolo” col quale desidera essere invocata, promettendo grandi grazie: «Un giorno l’ho sentita passare come un vento e mi ha detto: “Invocami, Mater Purissima!”». La Mater Purissima chiede a Paola di diffondere una sua immagine davvero unica: «La Madonna mi spiega anche come fare la sua statua che si venererà nella nostra casa: sarà vestita di celeste col cordone bianco alla vita da dove penderà il rosario bianco; il velo bianco, con intorno una finissima striscia dorata. Gli occhi chini sulle anime, in mano un mazzo di gigli appoggiati al petto e nell'altra mano il rosario bianco, come facendo un gesto che vuol dire: “Venite a me voi tutti che avete bisogno di purezza”. La statua sarà appoggiata sopra un mazzo di gigli...sarà invocata col titolo di “Mater Purissima”». La particolarità delle Case e le Cappelle dell’Opera è quella inoltre di seguire, internamente ed esternamente, i colori bianco/celesti, seguendo ancora una volta l’ispirazione proveniente dalla Madonna: «Quando si farà la casa si farà bianca e celeste, e si intitolerà Casa della Madonna Mater Purissima...in modo tale che anche dall'esterno si senta il profumo della purezza».

1947: la fondazione dell’Opera
Dopo anni di preghiera e discernimento, si diede inizio alla fondazione il 5 dicembre 1947 a Sassari. La vita delle future anime che si sarebbero consacrate, sarebbe dovuta essere semplice, in contemplazione e missione, annunciando a tutti il Vangelo della Purezza: «Le Suore si chiameranno le “Reginette della Madonna”: mai si è dato ad anime a Lei care questo titolo così bello, perché mai si è dato né si darà a lei tanta gloria quanta gliene daranno queste anime. Dovranno essere formate soprattutto allo spirito di purezza, umiltà e carità perfetta. Trascorreranno la giornata tra preghiera e lavoro. Reciteranno il rosario completo (15 poste) la mattina in Cappella in ginocchio, e durante il giorno lavorando quanti ne vorranno dire...perché il desiderio della Madonna è di stare in continua preghiera, perché se tutti avessero pregato non ci sarebbero nel mondo tanti peccati, per riparare e per impetrare le grazie, che non vengono date al mondo perché non si prega abbastanza. Lo loro speciale missione è pure quella di andare come gli apostoli, predicando due a due, di città in città, di villaggio in villaggio, per far conoscere e amare la Madonna. Quando andranno in missione non accetteranno offerte in compenso, in modo assoluto. Porteranno il rosario sempre in mano, come arma contro il demonio». Le statue e le immagini di Maria Mater Purissima sono presenti in tutte le Case e Cappelle delle Figlie di Mater Purissima; le Suore e tutti i devoti dell’Opera di Mater Purissima a loro volta hanno la speciale missione di far conoscere a tutti la Mater Purissima, presentando questa significativa immagine come un chiaro invito a riscoprire la bellezza della Purezza di Cuore, un cuore semplice, un cuore di figlio, un cuore unito a quello di Dio, capace di guardare il mondo attraverso i Suoi occhi, avendo come modello e guida la Madre Celeste. Tantissime anime restarono affascinate da questa statua, dal Carisma e dalla Fondatrice, ed entrarono a far parte della Congregazione. Le Suore Figlie di Mater Purissima iniziarono così ad espandersi in tutto il Nord Sardegna e ad essere conosciute come “Celestine” dal colore del loro abito, e dalla particolarità di ogni Casa e Cappella dell’Opera caratterizzate dai colori bianco-celesti.

L’offerta vittimale
L’8 dicembre 1968 Paola sente che il Signore la sta chiamando a una offerta totale della sua vita per la santificazione dei sacerdoti e la purezza del Popolo di Dio («Ho visto fuori tanta gente, andando, tornando, tutta affannata…ma nessuno aveva il pensiero di Dio, quanta desolazione! Ed io allora ripetevo: “Ave Maria!”») e accetta con cuore generoso («Signore, mi offro a te come vittima!»). Dopo tre anni di sofferenze vissute con fede e con la certezza che il Signore abbia apprezzato la conformazione a Lui attraverso la Croce («Paola, ti ho associata alla Redenzione!»), nasce al Cielo, al suono dell’Angelus, la mattina del 12 agosto 1971. La sua salma riposa a Sassari nella Cripta della Chiesa fatta costruire in omaggio alla Madonna.

La Causa di Beatificazione
La sua fama di santità, già largamente diffusa quando era in vita, aumentò talmente tanto dopo la sua dipartita che si capì che una figura così bella, con una spiritualità così profonda, con un carisma virtuoso e unico, era un vero esempio di vita cristiana non solo per chi l'aveva conosciuta in quegli anni, ma per tutta la Chiesa...e così le Suore dell'Opera decisero di fare il grande passo.  Informato l'Arcivescovo, egli chiese il parere di tutti i vescovi della Sardegna, e all'unanimità ricevette il parere positivo per l'apertura della Causa di Beatificazione e Canonizzazione dell'amata Madre. Il 12 agosto 1988 (Anno Mariano), Mons. Pietro Meloni, vescovo di Tempio Ampurias, durante una grande celebrazione tenutasi nella Casa di Aggius, riceve dalle mani di Madre Speranza Cossu, Superiora Generare, accompagnata da Madre Maria Chiara Spezzigu, la petizione per avviare il processo. L’Inchiesta diocesana sulla vita, virtù e fama di santità ebbe inizio l’11 giugno 1992 e conclusione il 7 dicembre 2004, attraverso 88 sessioni. L’11 giugno 2019 Papa Francesco ha firmato il Decreto sull’Eroicità delle Virtù della Serva di Dio Madre Maria Paola Muzzeddu, Fondatrice della Compagnia delle Figlie di Mater Purissima, proclamandola Venerabile. 

Per informazioni e materiale:
Compagnia Figlie di Mater Purissima, Via Angelo Roth 12, 07100 Sassari
Tel. 079/292423, mail: [email protected]
Ottenendo qualche grazia per intercessione della Venerabile se ne dia al più presto esatta notizia alla Postulazione: 3666927104.
 


Autore:
Marco Placentino

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Aggiunto/modificato il 2019-06-17

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