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> Home > Sezione Venerabili > Venerabile Maria Antonio da Lavaur (Francesco Leone Clergue) Condividi su Facebook Twitter

Venerabile Maria Antonio da Lavaur (Francesco Leone Clergue) Sacerdote cappuccino

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Lavaur, Francia, 23 dicembre 1825 - Tolosa, Francia, 8 febbraio 1907


Il Servo di Dio Maria Antonio da Lavaur (al secolo Francesco Leone Clergue) nacque a Lavaur (Francia) il 23 dicembre 1825. Entrato nel Seminario di Tolosa nel 1836, fu ordinato sacerdote il 21 settembre 1850. Nominato vicario parrocchiale a Saint-Gaudens, si distinse per l’intensa vita spirituale e per la creatività pastorale, dando vita a diversi movimenti e associazioni. Nel 1853, maturò il desiderio di entrare nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e, il 27 maggio 1855, iniziò il noviziato a Marsiglia. Un anno dopo, il 13 giugno 1856, il Servo di Dio emise la professione religiosa. Nel 1857, fu inviato a Tolosa per fondare un nuovo Convento cappuccino, essendo stato soppresso il precedente, durante la Rivoluzione Francese. Con l’aiuto della popolazione locale, il Servo di Dio riuscì a costruire il nuovo Convento la cui chiesa, dedicata a San Ludovico di Tolosa, fu consacrata nel 1861. Il Servo di Dio si dedicò particolarmente alla predicazione e alle missioni popolari, all’organizzazione del Terz’Ordine Francescano, all’assistenza dei poveri ai quali offriva quotidianamente un pasto caldo, all’aiuto dei ragazzi bisognosi e alla cura delle vocazioni religiose e sacerdotali. Grazie al suo aiuto, fu portata a termine la costruzione della chiesa dell’Immacolata Concezione a Tolosa e, più tardi, quella della cappella di Nostra Signora della Consolazione a Lavaur, suo paese natale. Nel 1858, a Lourdes, incontrò Santa Bernadette Soubirous. Nel 1863, nella cittadina mariana, organizzò, per la prima volta, le processioni aux flambeaux, con il SS. Sacramento, per i malati, la preghiera notturna, la costruzione, nei pressi del santuario, della Via Crucis e della croce di Gerusalemme, il calvario e le grotte delle Espélugues, dedicate alla Madonna Addolorata e a Santa Maria Maddalena. Il Servo di Dio visse con dolore le conseguenze della guerra franco-prussiana, offrendosi tra l’altro come volontario per assistere spiritualmente i soldati. Fece fronte al complesso legislativo anticlericale e alla soppressione di tutti gli Ordini religiosi tra il 1880 e il 1903 riuscendo, nonostante gravi difficoltà e mediante la benevolenza popolare, a evitare la chiusura del convento di Tolosa da lui fondato. Morì l’8 febbraio 1907 a Tolosa (Francia).
Il Servo di Dio si dedicò alla predicazione popolare, ai poveri e ai malati, come pure all’organizzazione di pellegrinaggi a vari santuari mariani, in particolare a Lourdes. Così egli scriveva: “Lourdes è la perpetua primavera dell’anima, il luogo dove il Cielo ha sorriso alla Terra attraverso il sorriso della Vergine Immacolata. È nostra consolazione, nostra vita e nostra speranza in questa Terra di esilio, il piccolo Paradiso sulla Terra, il bacio tra il Cielo e la Terra, il luogo dove ho trovato il cielo”. In tutta la sua vita amò e soccorse i poveri. Cercava di scoprire in fondo all’anima l’immagine divina in loro impressa e il destino eterno a cui erano chiamati.


Fonte:
www.causesanti.va

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Aggiunto/modificato il 2020-02-25

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