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Sant' Ottaviano Eremita

2 settembre

VI sec.

Patronato: Volterra


Nel VI secolo i Santi Ottaviano, Giusto e Clemente, insieme a un gruppo di cristiani tra i quali alcuni ecclesiastici, abbandonarono l’Africa settentrionale a causa di una persecuzione anticristiana. I nostri tre approdarono sulle coste della Toscana e si diressero a Volterra, il cui territorio era soggetto all’eresia degli Ariani e alle scorrerie dei barbari. Si misero a combattere gli eretici e dopo qualche tempo Giusto fu eletto vescovo.
Ottaviano si ritirò invece in una fitta selva, oltre il corso del fiume Era, dove visse, digiunando e pregando, presso il cavo di un olmo. Visse da anacoreta, soggetto alle intemperie, cibandosi di erbe e di acqua. Faceva prodigi e acquisì fama presso i volterrani. Passarono gli anni, un giorno Ottaviano fu trovato morto da un giovane cacciatore, il cui sparviero si era posato sull’olmo dimora del Santo. Aveva barba e capelli bianchi e lunghi, sembrava che ancora pregasse. Il corpo fu sotterrato ai piedi dell’albero e venne edificata una cappella. Le vicende dei Santi Ottaviano, Giusto e Clemente furono narrate, nel secolo XI, dal monaco Blinderanno.
La popolarità e il culto di Ottaviano si mantennero in città costanti nei secoli e fu eletto compatrono, nel 1761, in particolare, ebbero luogo solenni celebrazioni. Nel 1822 le reliquie vennero portate nella cattedrale di S. Maria Assunta e al Santo fu intitolata la canonica. Nella Cappella di Sant'Ottaviano il corpo dell’Eremita è conservato in un’Arca eseguita nel 1522 da Raffaele Cioli da Settignano in segno di ringraziamento al termine di una pestilenza. Gli angeli cerifori, ai lati dell'arca, sono di Andrea Ferrucci. Ottaviano è raffigurato in un prezioso busto reliquiario in argento e rame dorato, attribuito ad Antonio del Pollaiolo. La Chiesa di Volterra, in tempi di particolare calamità ed epidemie, ha sempre invocato il Santo eremita. Numerose raffigurazioni iconografiche di Sant’Ottaviano lo presentano mentre abbraccia Volterra, affidandola alla Madonna.
La memoria non è ricordata dal Martirologio Romano, ma inserita nel calendario della diocesi di Volterra al 2 settembre, in quanto patrono secondario della città.

Preghiera a Sant'Ottaviano
O sant’Ottaviano, eremita e amico del Signore,
in questo tempo, mentre l’Italia e il mondo
sono minacciati da una grave epidemia,
la Città di Volterra si affida nuovamente a te,
per essere sostenuta sulla strada della fedeltà al vangelo,
della speranza, dell’amore fraterno e della santità.
La tua intercessione ci liberi da ogni male,
e da questo contagio.
Come, nei secoli passati,
hai protetto Volterra da pestilenze e malattie
proteggici in questi giorni difficili,
dona fiducia alle famiglie,
agli ammalati e a coloro che li assistono.
Sostieni la comunità cristiana
nel coraggioso annuncio del vangelo.
Il tuo esempio e la tua intercessione
ci doni la forza per essere veri discepoli
di Gesù Cristo nostro Signore. Amen.


Autore:
Daniele Bolognini

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Aggiunto/modificato il 2020-04-08

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