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Santa Daria Zajceva Monaca e martire

(Chiese Orientali)

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1870 - 14 marzo 1938


Darija nasce nel 1870 a Bogoslovo provincia di Rjazan’. A 19 anni entra nel monastero di Anosin e vi resta fino al 1928 quando il monastero viene soppresso dai sovietici. A questo punto si trasferisce a Cholmy dove si mette a servizio della chiesa della Madre di Dio del Segno. Nel 1924 viene scelta come starosta (presidente del consiglio parrocchiale)
Il 2 marzo 1938 è arrestata ed il giorno seguente inizia l’interrogatorio:

D. Riconoscete di aver svolta propaganda controrivoluzionaria fra la popolazione di Cholmy?
R. Dopo che nel nostro paese è giunto il potere comunista, noi ortodossi ci siamo sentiti male: hanno incominciato a perseguitarci, a chiudere le chiese. Hanno imprigionati tutti i preti, i diaconi ed i monaci. Io ho preparato tutte le mie cose e mi aspettavo di essere arrestata. Nel 1937 vennero da me delle donne del villaggio di Cholmy con le quali parlai senza alcuna cattiveria; dissi loro che bisognava pregare perche il Signore ci aiutasse a liberarci dell’attuale regime e ce ne desse un altro. Sotto questo regime la vita dei contadini è diventata molto pesante; i contadini non vengono più in chiesa, hanno dimenticato Dio; per questo è arrivato questo potere. Il potere oggi ci perseguita ed io muoio per la fede e per il nostro padre lo zar.
D. Perché lei è scontenta dell’attuale regime e svolge un’attività controrivoluzionaria?
R. Sono scontenta dell’attuale regime semplicemente perché chiudono le chiese, perseguitano la religione e l’ortodossia e per questo non posso pacificarmi con l’attuale struttura.


La monaca Daria non tenta neppure di scagionarsi. Dice con franchezza quello che pensa perché la sua grande fede l’ha preparata al sacrificio della vita che offre con semplicità e verità. Purtroppo, specialmente fra gli uomini, non sono molti i casi di una testimonianza così limpida ed affascinante. Ma anche un solo caso dimostra che all’uomo di fede è dato di accettare serenamente la morte e di testimoniare la vita in Cristo anche nei momenti umanamente più tragici.
Darija Zajceva viene fucilata il 14 marzo 1938 senza processo dalla Trojka nel poligono Butovo presso Mosca e seppellita in una sconosciuta fossa comune.


Autore:
Padre Romano Scalfi


Fonte:
www.culturacattolica.it

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Aggiunto/modificato il 2020-05-14

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